Calendario foto etico sociali
L’Aquila – E’ stato presentato, come abbiamo riferito, presso la Biblioteca del Senato della Repubblica, il Calendario fotografico etico-solidale “L’Aquila+Taranto 2014. Insieme. Oltre la notte”, iniziativa alla quale il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito una sua Medaglia in riconoscimento. Il Calendario solidale – cui per l’alta valenza umanitaria hanno concesso il Patrocinio morale ANFE, AITEF, ANCI, AICCRE, Fondazione Migrantes e l’Arma dei Carabinieri – è stato ideato e realizzato dalla giornalista e scrittrice Tiziana Grassi, già autrice a Rai International di programmi di servizio per gli Italiani all’estero, con la collaborazione di Toni Saracino e di Angelo Giovanni Capoccia, e le fotografie del tarantino Luciano Manna.
“Una iniziativa solidale che lega due città – ha spiegato la Tiziana Grassi nel suo intervento, auspicando anche un Patto di Fratellanza tra le due Municipalità – entrambe martoriate, l’una dalla natura, con un terremoto disastroso cui si è aggiunta l’irresponsabilità dell’uomo, l’altra dagli eccessi di uno sviluppo industriale poco rispettoso dell’ambiente. Ma sono due città legate anche da potenzialità di rinascita e da straordinarie peculiarità e vocazioni – artistiche storiche culturali e paesaggistiche – che vanno opportunamente incoraggiate e valorizzate.
Densi gli interventi dei sindaci Massimo Cialente per L’Aquila e Ippazio Stefàno per Taranto, che hanno sottolineato la necessità di iniziative, come fa questo Calendario solidale, che tengano alta la soglia d’attenzione della coscienza collettiva, delle Istituzioni e dei media. Il sindaco dell’Aquila, insistendo sull’urgenza di una messa in sicurezza delle aree a rischio in Italia, ha ricordato che già il giorno dopo il terremoto chiese una “tassa di scopo” che in quel momento il Paese avrebbe certamente capito. Un sostegno che è mancato e che ancora oggi resta il problema, quello delle risorse per ripartire. Cialente ha inoltre evidenziato come sarebbe necessario che l’Europa concedesse, in caso di calamità naturali che l’Unione riconosce per gravità destinandovi sue sovvenzioni, che per gli interventi della ricostruzione si possa derogare dal Patto di Stabilità, per ciò invocando in tal senso una modifica del Patto medesimo.
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