Talvolta la politica è anche sciocca
I superpremi, i soldoni che alcuni percepivano alla Regione in base a incancreniti privilegi, sono finiti: lo annuncia con una certa legittima soddisfazione il comunista (sì, ci sono ancora) Maurizio Acerbo, rilevando che alla fine i cervelli pensanti della Regione – di segno politico assai diverso – hanno abrogato il privilegio. Bene, se è davvero così, non si può tacere che l’Abruzzo abbia fatto un passettino verso la giustizia sociale e l’equità . Una parola che in Italia fa rabbrividire, perché ricorda Equitalia.
Ma non si può tacere neppure che la politica, talora, è anche sciocca. Sa farsi del mare, e neppure se ne accorge. Sa infliggersi delle umiliazioni di cui potrebbe agevolmente fare a meno, solo se ragionasse un pochino. Concedere una vittoria ad Acerbo va benissimo, per carità . Non importa il suo colore politico, come non importa alcun altro colore, in una società evoluta. Importa solo ciò che viene sostenuto, specie quando è giusto. Solo che la Regione si sarebbe risparmiata questa ennesima brutta figura, se avesse fatto prima e da sola ciò che invece è stata costretta a fare, di fronte al primo sciopero dei regionali che si ricordi in Abruzzo. Come volete definire chi agisce in questo modo? Fate voi. Connivente? Retrogrado? Tartufo? Per noi, solo stupidità e zappa sui piedi.
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