Mia Casa: “4 anni e 8 mesi gettati via”
L’Aquila – Il Mia Casa d’Abruzzo, trascorsi ormai inutilmente 4 anni e 8 mesi dal terremoto “denuncia a tutti i Cittadini abruzzesi – dice una nota di Pio Rapagnà – che la responsabilità della mancata ricostruzione della Edilizia Residenziale Pubblica regionale e comunale è evidentemente, in tutto o in parte, dei Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti succedutisi in questi anni, del Presidente della Regione Gianni Chiodi e del Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, nella loro “specifica” qualità di Commissario e Vice-Commissario alla ricostruzione, per quanto di competenza, anche rispetto ai soggetti attuatori da essi indicati o prescelti.
Il Decreto-Legge “Abruzzo” del 28 aprile 2009, n. 39, definiva che le modalità di predisposizione e di attuazione di un PIANO DI INTERVENTI URGENTI PER IL RIPRISTINO DEGLI IMMOBILI PUBBLICI danneggiati dagli eventi sismici, atteneva al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e che, però, la realizzazione degli interventi spettava al Presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi in qualità di Commissario delegato, il quale si sarebbe dovuto avvalere del competente Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche e avrebbe potuto avvalersi, quale soggetto attuatore, “anche” dell’ATER Regionale.
Da quel lontano 28 aprile 2009 nulla di nulla è stato fatto in merito alla ricostruzione pesante ed alla messa in sicurezza antisismica degli alloggi pubblici di proprietà dell’ATER e del Comune dell’Aquila, dei quali 156 classificati C e dichiarati parzialmente inagibili; 52 classificati D e dichiarati temporaneamente inagibili; 1.852 classificati E e dichiarati totalmente inagibili; 140 classificati F e dichiarati inagibili per rischio esterno.
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