Pescara, il re nudo continua a sfilare
(di Stefano Leone – foto Massimo Leone) – IL SINDACO MASCIA SALVATO DA UNO DEI SUOI DELFINI – PD: “MAGGIORANZA CHE FA OSTRUZIONISMO A SE STESSA” – Il Sindaco Mascia rimane in sella e così anche la sua Giunta. Questa mattina, a salvare capra e cavoli è stato il Consigliere di maggioranza ex PdL ora Forza Italia, Lorenzo Sospiri, uno fra i delfini più vicini al Sindaco. Sospiri ha presentato all’aula un emendamento che, di fatto, evita il ventilato aumento dell’Imu. Per ricucire l’ormai emaciata stoffa, del vestito della maggioranza, un vertice serrato a porte chiuse fra Mascia, lo stesso Sospiri, Masci e il vulcanico Dogali. Questo subito dopo aver dato inizio al Consiglio, interrotto quasi subito, proprio per il chiarimento a porte chiuse. Detto chiarimento era dovuto all’atteggiamento di Vincenzo Dogali (Udc-Ppe), che insieme all’altro Consigliere Di Noi, aveva deciso di non votare a favore, mettendo così di fatto in crisi la Giunta. Dogali appare deciso e chiaro: “Faccio parte della maggioranza e rimango nella maggioranza ma non intendo votare qualcosa che ho sempre avversato e sempre combattuto. Una gestione superficiale e cervellotica delle risorse finanziarie dell’Ente. Ho sempre avversato che questa gestione non adeguata si riversi sui cittadini già tanto penalizzati”. Insomma, Dogali, e con lui Di Noi, non è affatto morbido nei confronti di una posizione presa e confermata. Al rientro in aula, dopo in briefing a porte chiuse, discussione con interventi di quasi tutti i consiglieri di opposizione e voto in tardissima mattinata. Scampata la bufera di oggi, il Consiglio si è dato appuntamento per mercoledi della prossima settimana per tornare a parlare di bilancio. Uno cumulo nembo davvero molto nero quello del bilancio. Si presenta proprio al centro della rotta di un volo, quello della maggioranza in carica, che proprio sul bilancio rischia di affrontare un grave “missed approach” in vista dell’atterraggio finale del termine consiliatura.
LA MAGGIORANZA FA OSTRUZIONISMO A SE STESSA – Scrive il PD: “A doverlo raccontare risulta molto difficile ma quello che sta accadendo in questi giorni in Consiglio comunale a Pescara ha dell’inverosimile: la maggioranza attua l’ostruzionismo. Dopo aver confermato con due diversi schemi di bilancio, adottati dalla Giunta comunale nell’arco di 2 mesi, che la gestione economico-finanziaria dell’ente è palesemente fallimentare ed in dubbio di legittimità, ora si profila una terza manovra. La confusione con cui ha amministrato e tutt’ora amministra il Sindaco Mascia ha da sempre registrato le critiche di una parte dell’UDC che oggi, più di ieri, ha con coraggio deciso che forse è meglio mettere fine al prosieguo di questa compagine di governo che male interpreta i bisogni della Città. Mai si era registrato che in occasione dell’approvazione di un bilancio la maggioranza facesse ostruzionismo a se stessa e che i Consigli comunali diventino un teatrino in cui il Sindaco, oramai senza più i numeri per governare sia costretto, egli stesso, a proporre continui rinvii e sospensioni per la disperata ricerca di un voto che gli consenta di concludere la consiliatura e poter continuare a perpetrare gli sperperi a cui ci ha abituato in questi anni. Oggi, poi, la maggioranza si è superata. In un crescendo di panico per il possibile scioglimento del Consiglio comunale è arrivata ad annullare il provvedimento che prevedeva l’aumento dell’IMU per 2 milioni di euro e garantire la copertura di una parte di quel buco generato solo per tenere aperto uno spiraglio con quella parte di maggioranza non più disposta a seguire le scellerate scelte di Mascia. In un tourbillon di proposte e controproposte il Consiglio tornerà a riunirsi mercoledì senza che nessuno possa azzardare una ipotesi di quale sia il contenuto finale del bilancio del Comune di Pescara che rappresenta di per se una colossale violazione del trincio di formazione ed approvazione del documento finanziario. In questa situazione in cui la comunità dei cittadini è l’unico soggetto debole non possiamo non registrare l’assordante silenzio dell’Organo prefettizio che, nonostante i termini per l’approvazione del bilancio sia scaduto da tempo – 30 novembre, si sia limitato ad una futile quanto inutile richiesta di notizie al Segretario Generale del Comune. In attesa che dal Palazzo di Città e dal Palazzo del Governo giungano segnali sul rispetto delle regole democratiche della vita della comunità cittadina, confidiamo nel buon senso di quei consiglieri comunali che hanno anteposto gli interessi generali a qualche strapuntino e rendita di posizione per le prossime elezioni amministrative”.
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