PdL difende presidente Pagàno


L’Aquila – “La conduzione del consiglio regionale da parte del presidente Nazario Pagano è ineccepibile, ispirata esclusivamente all’osservanza delle regole e sempre nel rispetto dell’intera assemblea regionale”. A prendere posizione, a nome di tutto il gruppo del PdL e d’intesa con il capogruppo Gianfranco Giuliante, è l’avvocato Emiliano Di Matteo, vice presidente del gruppo in consiglio regionale e protagonista involontario del “casus belli”, ovvero firmatario dell’emendamento, votato in aula senza essere stato distribuito ai consiglieri, contestato dall’Italia dei Valori.
“Le critiche dei consiglieri dell’IdV Carlo Costantini e Cesare D’Alessandro – dichiara il vice capogruppo del PdL in consiglio regionale – sono gratuite quanto strumentali”. Critiche che Di Matteo rispedisce ai mittenti. “È quanto meno stravagante, per non dire altro, che a invocare il rispetto dell’assemblea sia chi, come il consigliere D’Alessandro, si è reso protagonista durante i lavori del consiglio di un comportamento tutt’altro che esemplare, lanciando oggetti verso la presidenza e urlando frasi irriferibili, offensive e diffamatorie. A distanza di ore, piuttosto che scusarsi con il presidente e i colleghi, come ci saremmo aspettati, torna all’attacco, affiancato dal collega di partito Costantini, rivendicando pretestuosamente la violazione di norme che semplicemente non esistono in quanto, non soltanto non sono previste dal regolamento, ma sono ampiamente smentite dalla prassi. In più occasioni e anche recentemente, infatti, lo stesso presidente Pagano si è preso la briga di illustrare in aula, senza che fossero stati preventivamente distribuiti agli altri consiglieri, come logica vuole e senza contestazioni di sorta, emendamenti redatti dall’opposizione. Del resto non è certo un caso – continua il vice capogruppo del PdL – che le altre forze di opposizione non si siano uniformate alla polemica sollevata dall’IdV, sottolineandone così l’infondatezza. Viene da pensare – conclude Di Matteo – che tanta virulenza abbia le sue radici nell’esclusione dell’IdV dall’ufficio di presidenza, come rimproverato pubblicamente da Costantini al presidente Pagano Anche qui, però, vale la pena ricordare che non fu il presidente Pagano, né la maggioranza di centrodestra, a determinarla ma l’opposizione stessa che, avendo a disposizione due componenti da designare, fece scelte diverse”.


05 Novembre 2009

Categoria : Politica
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