Qui Pescara, Francavilla, SGT


(di Stefano Leone)
(PESCARA)
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE NON È “BABBO NATALE”
Scrivono i Consiglieri – Enzo Del Vecchio e Camillo D’Angelo.
La decisione del TAR sul ricorso della società TRE GEMME impone solo ed esclusivamente che il procedimento venga definito in un tempo stabilito che non toglie nulla alle posizioni sin qui espresse dalle opposizioni sulla necessità che il cambio di destinazione d’uso richiesto avvenga dietro la corresponsione di un quantum economico come prevede l’attuale Regolamento sugli Accordi di Programma e come prevede il nuovo Programma di Riqualificazione di quell’area redatto dalla amministrazione Mascia. Appare oltremodo offensivo il tono di soddisfazione del consigliere Foschi che in questi giorni è strenuamente impegnato a rendere la vita difficile dei pescaresi per reperire quei milioni di euro che mancano al bilancio e che la sua amministrazione ha irresponsabilmente sciupato nel corso di questo anno. Ci saremmo aspettati un ben altro tono dal solerte consigliere che, viste le difficoltà e le ingiustizie che stanno riservando alla Città, avesse colto finalmente la grave difficoltà finanziaria del Comune ed avesse prontamente deciso che nell’interesse della collettività quella richiesta della società TRE GEMME fosse immediatamente valutata concedendo il cambio di destinazione d’uso dietro quel dovuto corrispettivo che la sua stessa amministrazione ha previsto e abbandonasse la posizione da “babbo natale”. Non manca occasione il ciarliero consigliere Foschi per offendere una comunità allo stremo per l’impossibilità a pagare le tante ed esose gabelle. Una decisione, quella del TAR, che giunge in un momento significativo della politica amministrativa del Comune di Pescara e che con le dichiarazioni del consigliere Foschi non fanno altro che aumentare l’esigenza che questa amministrazione sia sciolta proprio per evitare altre disastrose iniziative che, diversamente ed opportunamente, un Commissario non potrà che valutare con quel buon senso che fino ad ora è mancato al governo di palazzo di Città.

(PESCARA)
ITS MODA, APERTE LE ISCRIZIONI PER UN CORSO GRATUITO DI DUE ANNI
Sono venti gli studenti che potranno frequentare gratuitamente l’Its Moda (Istituto tecnico superiore – Nuove tecnologie per il Made in Italiy – Sistema Moda Pescara) nel biennio 2014/2015. Il termine per le iscrizioni è il 15 dicembre (il 7 gennaio per i docenti) e ad oggi sono già arrivate 86 domande, come hanno spiegato in conferenza stampa il presidente della Fondazione Its moda, Fabrizio Rapposelli, il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa e le dirigenti dell’istituto Aterno Manthoné, sede dell’Its, Donatella D’Amico, e dell’istituto Umberto Pomilio di Chieti, Annamaria Giusti (tra i soci fondatori). Il corso, finanziato dal Fondo sociale europeo, prevede anche la formazione in aziende del settore, con una indennità oraria per gli studenti, e consente di acquisire il titolo di Tecnico superiore di processo e prodotto per il settore moda (tessile, abbigliamento e pelletteria), una figura altamente specializzata nei processi produttivi e nelle nuove tecnologie per il Made in Italy nel comparto moda – ha illustrato Rapposelli agli aspiranti studenti. Due gli anni di lezione, in aula e in azienda, con lo studio anche del cinese, dell’inglese e dell’informatica, oltre alle materie proprie del settore. “Abbiamo creduto in questo progetto e oggi siamo anche diventati autonomi rispetto all’Its di Teramo – ha aggiunto Rapposelli ricordando che un primo ciclo di studi, avviato due anni fa, si sta concludendo con successo. L’Abruzzo ha ottenuto il riconoscimento di quattro istituti superiori e uno è il nostro” – ha aggiunto con soddisfazione. “C’è molta attenzione da parte dell’Europa sul “Made in”, per cui è giusto per l’Italia focalizzare l’attenzione sui comparti che ci hanno sempre visto primeggiare, come è appunto il Made in Italy, ha aggiunto Testa, e un aspetto di rilievo di questo corso è proprio l’internazionalizzazione. Basti pensare che chi sta per concludere l’attuale ciclo di studi si recherà all’estero”. “E’ una bella avventura nata come un sogno e che oggi si concretizza – ha commentato D’Amico. Il Made in Italy è una nicchia su cui puntare per riprendere, forse, il cammino della ripresa del mercato. La Fondazione che dà vita a questo corso è ben articolata e riesce a garantire una buona opportunità agli studenti perché la figura che formiamo è richiesta dal mondo del lavoro”. “Le competenze che si acquisiscono nei due anni (900 ore il primo anno e altrettante il secondo) – ha concluso Giusti – vanno di pari passo con il mercato ma è ovvio che è fondamentale l’impegno individuale, per concretizzare la prospettiva che è già di un lavoro sicuro”. Tutte le informazioni su www.itsmodapescara.it

(PESCARA)
LATTANZIO CHIEDE DI TAGLIARE I TEMPI DELLA BUROCRAZIA
“Velocizzare le procedure. E’ questa una delle priorità, oltre all’allentamento del Patto di stabilità, a cui si deve pensare se davvero si vuole salvare il territorio da nuove emergenze legate ad eventi atmosferici eccezionali, come quelle che si sono verificate nei giorni scorsi”. Lo dice l’assessore provinciale alla Protezione civile Mario Lattanzio che lancia un appello ai parlamentari affinché intervengano “non solo per sollecitare finanziamenti (statali e non) in questo settore ma anche per tagliare i tempi nel momento in cui i fondi ci sono e non possono essere spesi. Ad esempio a Popoli, fa notare Lattanzio, sono stati necessari anni prima di vedere sbloccate le autorizzazioni per i lavori per la mitigazione del rischio idraulico dell’Aterno-Pescara, promossi dalla Provincia, e finalizzati a scongiurare allagamenti nel centro abitato. Il freno principale è stato rappresentato dalla burocrazia – sottolinea Lattanzio. Basti pensare che dalla prima conferenza di servizi sono passati tre anni prima di ottenere tutti i pareri. Trattandosi di un Sic (Sito di interesse comunitario) è stata necessaria la caratterizzazione, poi la valutazione della incidenza ambientale, quindi il nulla osta dei Beni ambientali, il nulla osta del Genio civile regionale, il nulla osta per la sicurezza idraulica, e infine il nulla osta dell’Ispettorato delle foreste. Per chiudere è stata indispensabile l’autorizzazione dei Comuni interessati. Bisogna pensare a tagliare drasticamente i tempi della burocrazia, come avviene nel resto di Europa. Il territorio non può permettersi di attendere anni perché ci sono pratiche infinite da sbrigare e le popolazioni non possono permettersi di correre rischi inauditi solo perché le macchine amministrative sono troppo lente. Bene i fondi, dunque, ma non sono sufficienti. Il Governo e Parlamento – conclude l’assessore provinciale – si occupino anche delle procedure da modernizzare e velocizzare, intervenendo sulla normativa attuale, altrimenti si rischia di fare solo proclami nel momento nell’emergenza, senza alcun effetto concreto”.

(PESCARA)
SCUOLA MEDIA TINOZZI DI ALANNO, LA GIUNTA APPROVA IL PROGETTO PER LA SUA DESTINAZIONE A OSTELLO
Oggi la giunta provinciale, guidata dal presidente Guerino Testa, ha approvato il progetto definitivo-esecutivo relativo all’adeguamento della scuola media Tinozzi di Alanno. Lo rende noto il vicepresidente e assessore all’Edilizia scolastica Fabrizio Rapposelli che annuncia il cambio di destinazione ad ostello della struttura, in modo da ospitare i convittori del Cuppari di Alanno, provvisoriamente presso l’istituto di Villareia.
“La prossima settimana – dichiara Rapposelli – verrà bandita la gara d’appalto per l’esecuzione delle opere che vedranno la luce nei primi mesi del 2014. In questo modo abbiamo tenuto fede all’impegno precedentemente assunto al cospetto della preside, del personale docente, degli alunni e dei genitori, investendo di fatto una somma importante pari a 180 mila euro e venendo incontro alle esigenze e problematiche di un intero territorio. Il tutto – conclude il vicepresidente – per tenere sempre viva l’attenzione su un istituto quale il Cuppari, che è il plesso più antico d’Abruzzo, con i suoi 153 anni di vita”.

(FRANCAVILLA AL MARE)
RICHIESTA STATO DI CALAMITÀ NATURALE
Richiesta dello stato di calamità naturale per i danni provocati dalle piogge torrenziali del 1° e 2 dicembre scorsi. E’ quanto stabilito dall’Amministrazione Comunale con delibera di Giunta approvata ieri – giovedì 5 dicembre 2013. “Dalla nottata del 1° dicembre e fino al 2 dicembre – fa presente il Sindaco, Antonio Luciani – un violentissimo nubifragio si è abbattuto sul territorio della nostra città provocando ingenti danni in molte zone e causando, nel contempo, smottamenti, frane, crolli di strade, allagamenti del patrimonio pubblico e di abitazioni, scantinati, e negozi di privati nonché stato di allarme e pericolo per la pubblica incolumità”. “Le zone più colpite – ricorda il primo cittadino – sono state contrada Pretaro, Villanesi, Piane, Caprini, Fontechiaro, Coderuto, Valle Anzuca, Via Teodorico Marino, Via F.P. Tosti, Via dei Frentani, il Foro dove, in alcuni punti, è esondato il fiume, diverse strade situate immediatamente a nord del fiume Alento (il cui livello delle acque, peraltro, si era incrementato pericolosamente) – tra le quali Viale Gran Sasso, Via Vergini delle Rocce, Via delle Napee, Via della Rinascita, Via delle Driadi e Via Figlia di Jorio. Inoltre, ingenti quantitativi di fango sono precipitati a valle, investendo numerosi tratti di strade pubbliche e private, causando il temporaneo isolamento di numerose abitazioni e il grave danneggiamento del canile comunale, tale da renderlo inagibile”. “Già dalle prime ore del 1° dicembre – sottolinea il Sindaco Luciani – l’Amministrazione si è attivata, in collaborazione con la Protezione Civile, la Croce Rossa, i Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale, la Cosvega mettendo in atto gli interventi necessari per riattivare la funzionalità delle strutture pubbliche, dei sottopassi, della pubblica illuminazione e di alcuni tratti di strade cittadine collinari, investite da frane e smottamenti, predisponendo anche l’impiego di mezzi auto spurgo per far fronte agli allagamenti e di altri mezzi meccanici per la rimozione dell’ingentissima quantità di fango”. “Abbiamo subito attivato il Coordinamento operativo comunale per far fronte al meglio all’emergenza e ci siamo adoperati per evacuare alcuni nuclei familiari dalle abitazioni rese impraticabili, trovando loro sistemazione in diverse strutture ricettive della nostra città”. “Dunque – ribadisce il Sindaco – abbiamo deciso di richiedere agli organi competenti lo stato di calamità naturale e, in particolare, il riconoscimento dei danni subiti al patrimonio pubblico e a quello privato, per il ripristino delle condizioni di praticabilità. Inoltre – afferma il primo cittadino – chiederemo al Prefetto di Chieti la convocazione urgente di un tavolo di concertazione tra tutti i Sindaci colpiti da allagamenti, smottamenti e frane, la Provincia di Chieti e la Regione Abruzzo per fronteggiare gli enormi danni subiti dagli edifici pubblici, dalle abitazioni private, dai negozi, dalle attività artigianali e industriali, con il coordinamento dei Piani di emergenza comunali di Protezione Civile”. “Mi sarei quantomeno aspettato una telefonata dal Presidente Chiodi, ma così non è stato – conclude il Sindaco, Antonio Luciani -. Adesso venga a rendersi conto personalmente di ciò che è accaduto e sia tempestivo nel ratificare la nostra richiesta di stato di calamità e pretendere subito fondi per la riparazione delle strade, la rimozione delle frane e degli smottamenti, la messa in sicurezza delle zone collinari e degli argini fluviali. Lo faccia subito”.
(SAN GIOVANNI TEATINO)
AGGIUDICATI I LAVORI
Sono stati aggiudicati questa mattina i lavori per la realizzazione di nuovi loculi nel cimitero di San Giovanni alta: l’appalto è stato vinto dalla ditta Coged srl di Chieti che ha offerto un ribasso del 39,66% rispetto alla base d’asta di 41.444 euro. Sommando il ribasso agli oneri per la sicurezza (5.105 euro) e ai costi per la manodopera (14.693 euro), che non sono soggetti a ribasso, la ditta realizzerà i 32 nuovi loculi con 44.812 euro. “L’attività dell’amministrazione comunale – ha spiegato il sindaco, Luciano Marinucci – prosegue senza sosta rispettando i tempi burocratici che sono purtroppo più lunghi di quel che ci aspettiamo: tuttavia, stiamo riuscendo a portare avanti gli impegni che abbiamo assunto con i cittadini”. “I lavori – ha aggiunto l’assessore ai Servizi Cimiteriali, Federico Di Palma – partiranno quanto prima e avranno una durata di massimo 90 giorni: contiamo dunque di completarli entro la prossima primavera”.


06 Dicembre 2013

Categoria : Cronaca
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