Emergency per un Natale speciale
L’Aquila – Riceviamo: “Non sarebbe bello comprare un regalo e farne due allo stesso prezzo? Succede nel negozio di Emergency a L’Aquila presso l’Hotel Castello in piazza Battaglione Alpini (fontana luminosa) dall’8 al 24 dicembre. Dal lunedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00 Sabato, domenica e il 24 dicembre dalle 11,00 alle 20,00.
Grazie ai tuoi regali natalizi potrai contribuire al Programma Italia, che offre cure gratuite e di elevata qualità ai migranti e alle persone in stato bisogno.
I Negozi di Natale, aperti in 16 città sono veri e propri negozi, dove si potranno acquistare oggetti provenienti dai Paesi in cui opera Emergency e prodotti offerti da imprese, aziende e negozi che intendono sostenere l’attività umanitaria dell’associazione.
Dietro le vetrine dei nostri negozi potrete trovare, giocattoli, libri, prodotti di bellezza, bigiotteria, vini, gourmanderie, tessuti, oggetti di design, gioielleria, accessori e abbigliamento di importanti marchi italiani.
Tra le novità di questo anno prodotti di artigianato provenienti dall’Afghanistan, borse colorate ricamate a mano dalle donne di Silkroadbamiyan.com un progetto di emancipazione femminile attraverso il lavoro, i famosi vetri di Herat, le pashmine in diversi formati e anche scialli ricamati.
Non mancano cesti natalizi di varie dimensioni pieni di prelibatezze, né i gadget tra i quali il calendario 2014 che celebra i venti anni della associazione con una serie di illustrazioni che raccontano una bella storia di umanità e di medicina.
Se abiti lontano dai Negozi di Emergency, sul sito natale.emergency.it puoi comunque trovare tutti i gadget dell’associazione, dalle magliette ai libri, dalle shopper a piccoli giocattoli per i bambini e la nuovissima linea attenta al riciclo.
Tutto il ricavato dei Negozi di Natale sarà devoluto al Programma Italia di Emergency. Questo progetto pensato inizialmente per i migranti si è nel tempo rivolto anche a tanti italiani, per i quali in tempi di crisi, anche un ticket o una spesa bassa possono diventare un ostacolo al diritto alla cura”.
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