Famiglie sfollate, prosegue protesta
L’Aquila – Le famiglie aquilane ancora sfollate sono arrivate al 22° giorno di “digiuno” collettivo a rotazione, come forma di solidarietà e di lotta per il diritto alla Casa e per sollecitare l’avvio della ricostruzione “pesante” delle Edilizia Residenziale Pubblica e degli alloggi classificati E di proprietà dell’ATER e del Comune dell’Aquila e la “messa in sicurezza antisismica” delle abitazioni pubbliche e private realizzate in zone ad alto rischio, nei Comuni del cratere e su tutto il territorio regionale.
Una delegazione del Mia Casa d’Abruzzo, in occasione della seduta del Consiglio regionale di martedì scorso all’Aquila, ha incontrato e “chiesto” all’Assessore alla Politica della Casa Angelo Di Paolo, all’Assessore alla Protezione Civile Gianfranco Giuliante ed al Presidente della Commissione Speciale Emilio Iampieri, di farsi promotori della approvazione di una “Legge ad hoc” che contenga criteri chiari ed uniformi per attuare, nei tempi più brevi possibili e attraverso i competenti “soggetti attuatori”, la ricostruzione, messa in sicurezza antisismica e riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico reso inagibile dal terremoto.
In particolare, le famiglie ancora sfollate, hanno chiesto all’Assessore Angelo Di Paolo di “promuovere” nei prossimi giorni un “incontro di lavoro” tra i dirigenti dell’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici ed i soggetti attuatori della ricostruzione pubblica, già indicati con apposita Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, con decreti e specifiche convenzioni tra gli stessi, sia dal Commissario delegato e Presidente della Regione Gianni Chiodi e sia dal Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente.
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