Comune, sì ad hospice nel CSA


L’Aquila – Il Consiglio comunale ha ratificato la terza variazione al Bilancio di previsione 2013 dell’ente per complessivi 669mila euro. La delibera, illustrata in aula dall’assessore al Bilancio Lelio De Santis, è stata approvata con 15 voti favorevoli e due contrari.
Via libera del Consiglio anche alla ratifica dell’Accordo di programma tra la Asl territoriale e il Comune relativa all’istituzione di un servizio di Hospice, per patologie allo stato terminale, all’interno del Centro servizi anziani del Comune (Csa).
Sulla base dell’Accordo, nei locali della struttura, oggetto di interventi di recupero e ampliamento a seguito del sisma, sorgerà una struttura dedicata e attrezzata, per complessivi 12 posti letto accreditati. In cambio della cessione dei locali già ristrutturati da parte del Comune verranno realizzati, a carico della Asl, i lavori di ampliamento per la realizzazione dei nuovi locali del Csa. A seguito dell’approvazione all’unanimità di due emendamenti, proposti dal consigliere Giustino Masciocco (Sel), questi ultimi dovranno terminare entro il 31 marzo 2015, con la previsione di una penale, a carico dell’Azienda sanitaria, in caso contrario, di 50 euro per ogni giorno di ritardo. La delibera, presentata dal vice sindaco e assessore alla Sanità Roberto Riga, è stata approvata con 19 voti favorevoli e due di astensione.
Il Consiglio ha approvato anche una mozione, illustrata dal consigliere straniero Gamal Bouchaib, per l’erogazione del servizio pediatrico di base ai bambini figli di immigrati, anche nel caso di scadenza del permesso di giorno, a seguito della perdita del lavoro, da parte dei genitori. Attraverso il documento il Consiglio sollecita la Regione Abruzzo, competente in materia, ad avviare il percorso amministrativo per arrivare all’approvazione di una legge ad hoc, come previsto dall’Accordo Stato Regioni.
Il Consiglio comunale ha esaminato la proposta di deliberazione, a firma dell’assessore al Bilancio Lelio De Santis, relativa a una serie di precisazioni sul Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares). Alla votazione hanno partecipato tuttavia 15 consiglieri, insuffcienti a garantire la validità della seduta, che pertanto è stata sciolta per mancanza del numero legale.


05 Dicembre 2013

Categoria : Cronaca
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