Il PD: “Mascia al capolinea”
Pescara – “IMU – FILOVIA – PORTO – PARCO NORD – TEATRO – AEROPORTO: LE SPINE DI UNA AMMINISTRAZIONE SENZA IDEE” – Scrivono Enzo Del Vecchio e Camillo D’Angelo: “La Città di Pescara sta andando miseramente a ramengo e senza che il Suo Sindaco sembra rendersene conto. Dopo aver sciaguratamente dilapidato le risorse disponibili adesso si accapiglia con il consigliere Sospiri per dirimere se ai pescaresi è meglio aumentare l’addizionale IRPEF o l’IMU, per coprire quel buco di 4,3 milioni di euro noto da tempo, come se poi a pagare, comunque “una” tassa, non fossero sempre i cittadini di Pescara. E mentre decidono come indorare l’amara pillola per i pescaresi, frutto dei grossolani errori di supponenza di questa compagine di governo, con l’altra mano il Sindaco approva una delibera con la quale stanzia 800.000 euro per lavori di rinforzo del tracciato della strada parco per consentire il passaggio di “filò” la cui competenza è della stazione appaltante GTM e della ditta appaltatrice Balfour Beatty.
Appena l’inciucio viene reso noto con la conferenza stampa del Consigliere del PD, Blasioli Antonio, e con l’intervento dei consiglieri di opposizione in Consiglio comunale ecco che scatta immediato lo scaricabarile. Sospiri si mostra esterrefatto e di non conoscere la questione ed altrettanto fa l’assessore al ramo Del Trecco nonostante la sua partecipazione in Giunta e la votazione su quella delibera: l’inconsapevole presenza dell’essere. E per coprire le quotidiane scelleratezze ecco come al solito alzarsi le cortine fumogene: Sospiri minaccia Chiodi per le questioni del Porto di Pescara, come se quella palude si fosse generata in queste ore, ovvero ricordarsi che esiste anche una questione parco nord ma di cui se ne erano perse le tracce. Sulla prima, sicuramente la più importante, ogni commento rappresenta un altro ceffone alla Città compresa quella penosa messa in scena di 800.000 euro previsti nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche prontamente ritirata dalla stessa maggioranza poiché quei soldi non erano del Comune ma del Provveditorato e già utilizzati.
Un po’ come la fontana di Trevi di Totò. Sulla vicenda del parco nord, invece, i solerti maggiorenti di Palazzo di Città si erano completamente dimenticati della osservazione presentata dai titolari di quelle aree e solo dopo che il consigliere Del Vecchio ha posto in aula consiliare la questione ecco che le trombe iniziano a squillare. Squilli che Sospiri fa arrivare al 18.04.2011 quando il Consiglio decise di dare mandato al governo di Palazzo di Città di verificare, nell’arco di dodici mesi, sulla possibilità di un eventuale accordo con i proprietari delle aree ricadenti nel parco nord; in caso contrario si sarebbe proceduti come da indicazioni previste nel Piano delle OO.PP. ad avviare la procedura di esproprio. Il tempo fissato nel 2011 è abbondantemente scaduto e nulla l’amministrazione ha consegnato al Consiglio comunale salvo ora appellarsi a quella osservazione che altro non è che una proposta, da parte dei privati, di un accordo di programma il cui esame non potrà certamente avvenire all’interno del provvedimento riguardante le opere pubbliche per l’evidente connotazione che la richiesta porta in se e cioè la realizzazione di interventi di tipo privatistico. In buona sostanza i soggetti privati, evidentemente consci della inadeguatezza del governo cittadino che non ha saputo tradurre il mandato ricevuto dal Consiglio in una proposta da parte dell’amministrazione hanno ritenuto di dover fare da se. Purtroppo l’iter seguito può solo significare la riproposizione di una loro disponibilità ma non può, per il metodo ed in contesto scelto, cogliere alcun effetto nella discussione attinente al triennale delle opere pubbliche. Cosa sarà mai accaduto a questi sonnacchiosi personaggi che si occupano del governo della Città da indurli ad un risveglio così repentino? Non sarà che il loro mandato è in scadenza e pensano di poter recuperare quattro lunghi anni di inettitudini ed inefficienze?
Spiace per loro dover constatare che ancora riescono a rendersi conto di quale brutta realtà vive la Città di Pescara e di quale giudizio i pescaresi hanno maturato nei loro confronti ma, il tempo delle attese è terminato e molto presto ci saranno risvegli ma anche meritati congedi e non tutti con una “buonuscita” decretata per legge ma dai cittadini di Pescara.
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