Colletta alimentare “vietata” alla P.Civile?


Giulianova – Il direttivo della Protezione civile scrive: “L’annuale consolidata iniziativa a carattere nazionale, indetta dal Banco Alimentare, destinata alla raccolta di derrate alimentari, non può contare sull’apporto operativo e logistico dei Volontari di Protezione Civile. La Regione Abruzzo ha ribadito, quanto già affermato con una recente circolare, che le Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile devono limitarsi ad intervenire, con l’impiego di divise, contrassegni, mezzi ed attrezzature specifiche, solo ed esclusivamente nei casi in cui eventi eccezionali possano comportare grave rischio per la pubblica e privata incolumità, previa attivazione da parte degli organi istituzionali preposti.
Ha reso impossibile così, la partecipazione dell’Associazione ad un evento che rappresenta, sì un momento di adesione ad un progetto solidale, ma il cui scopo è quello di creare una importante riserva di alimenti, subito disponibile ed opportunamente dislocata sull’intero territorio nazionale.
Riserva a cui, peraltro, si è attinto e si attingerà, oltre che per i citati scopi di solidarietà, anche in tutte quelle situazioni di criticità, dettate dalle emergenze e destinate a soddisfare nell’immediatezza bisogni ed esigenze urgenti ed indifferibili della popolazione (basti ricordare l’importante contributo nelle prime fasi di soccorso ed il successivo supporto offerto a seguito del terremoto che ha colpito il territorio della regione Abruzzo, L’Aquila in particolare).
In questa ottica l’Associazione intendeva svolgere un’attività di prevenzione, avendo da sempre attribuito all’iniziativa una rilevante valenza in tal senso ed in considerazione che le predetta prevenzione, oltre ad essere prevista dai propri scopi statutari, rientra tra i compiti istitutivi attribuiti dalle leggi sul Servizio Nazionale della Protezione Civile e l’impiego delle Organizzazioni di Volontariato.
La presa d’atto, pur nel rispetto della restrittiva interpretazione, non ha potuto reprimere lo spirito che anima la sensibilità ed il dovere civico di ciascun appartenente all’Associazione; in diversi infatti hanno preso parte alla Colletta Alimentare, al fianco dei tanti volontari appartenenti alle diverse realtà associative, collaborando a titolo strettamente personale ed in modo assolutamente volontario, spontaneo e gratuito.
Resta di fatto la mortificazione dell’essenza, dell’identità e dell’appartenenza: imprescindibili fattori rivolti a garantire l’unitarietà e la coesione del Gruppo”
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30 Novembre 2013

Categoria : Cronaca
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