Verdi Forever, c’è anche Spazioarte
L’Aquila – In occasione della nova messa in scena dell’”Ernani” di Giuseppe Verdi, con la Direzione del maestro Riccardo Muti, nel Teatro dell’Opera di Roma è andata in scena anche la mostra “Verdi Forever”, precedentemente presentata al Centro Culturale romano “Gabriella Ferri”. Il grande mosaico con le opere di 130 artisti di fama anche internazionale è stato apprezzato da un nuovo qualificato pubblico richiamato presente nelle “stagioni” musicali della famosa istituzione romana. “Verdi Forever” è certamente frutto di un continuum collaborativo tra il Movimento Presenteista ideato dall’artista aquilano (da molti anni ”romano acquisito”) e dal Circolo Culturale Spazio Arte dell’Aquila; entrambi le istituzioni aventi protagonisti i critici d’arte Laura Turco Liveri e Emidio Di Carlo.
L’evento artistico-musicale annovera altri protagonisti: l’artista romano Emiliano Yuri Paolini per la realizzazione del progetto in collaborazione con Valeria Patrizi per l’installazione, l’attrice Maria Grazia Scuccimarra (per la lettura di alcune poesie di Giuseppe Verdi), la storica Anna Iozzino, Valeria Patrizi per l’installazione. Al momento dell’inaugurazione nel Centro Culturale “Ferri” anche le altre note verdiane interpretate dal pianista estone Toomas Karduro, dal soprano giapponese Keiko Morikawa e dal tenore argentino Pablo Cesar Cassiba.
“Una sorta di Cammino – secondo Alessandro Piccinini – che va intrapreso con ogni cognizione di causa e conoscenza approfondita dal fenomeno ‘Verdi’, per meglio cogliere la drammaturgia proteiforme della trama intimistica del reale e dell’immaginario e per dare una misura e un valore al tempo e allo spazio entro cui l’uomo agisce, sogna e si consuma quotidianamente.”
Per Laura Turco Liveri “nel grande mosaico appare la totalità delle esperienze artistiche contemporanee a livello internazionale.”
Emidio Di Carlo – su tale scia – ha letto nella mostra “Verdi Forever: “di tutto, di più”, ovvero “un quadro composito nel quale l’immagine del compositore di Busseto viene delineata con accenti visivi che penetrano il personaggio e l’insieme della sua opera.”
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