Berlusconi: del più e del meno
L’Aquila – VERTICE – “Io ero qua, avrei fatto tardi, ci siamo trovati d’accordo facilmente a rinviare di una settimana, dato che c’e’ tutto il tempo possibile”. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel corso della visita a Fossa, in Abruzzo, al villaggio allestito con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia per le popolazioni colpite dal terremoto, spiega cosi’ la decisione di rinviare il vertice con Gianfranco Fini e Umberto Bossi, negando che ci siano problemi sulle candidature alle regionali e sugli altri temi su cui dibatte la maggioranza, a cominciare dalla giustizia. “No, assolutamente no -assicura il premier- sui giornali c’e’ un’Italia diversa dalla realta’, purtroppo. C’e’ l’Italia della realta’, c’e’ quella dei giornali”. Inizialmente il presidente del Consiglio sembrava intenzionato a non rispondere sulle questioni dell’attualita’ politica: “ma perche’ parlare di queste cose qui e oggi?” aveva ribattuto ai cronisti, aggiungendo “ovunque si realizzino cose e’ bello stare. Da queste immersioni nei risultati traggo il convincimento che bisogna sempre andare avanti a lavorare positivamente”.
MAGGIORANZA – Ci sono problemi con la maggioranza? hanno chiesto i cronisti al presidente del Consiglio. ”Assolutamente no – la risposta di Berlusconi, da Fossa. Sui giornali c’e’ una verita’ diversa dalla realta’. Perche’ c’e’ l’Italia della realta’ e quella dei giornali. La maggioranza e’ compatta, altrimenti non sarebbe maggioranza”.
SPINTONI AI GIORNALISTI – ”L’Associazione della Stampa Parlamentare protesta con forza contro l’inaccettabile comportamento tenuto oggi in Abruzzo dallo staff del presidente del Consiglio e in particolare dal responsabile della sua immagine”. Lo afferma una nota dell’Asp che aggiunge: ”Alcuni colleghi al seguito del presidente del Consiglio sono stati spintonati e allontanati con la forza mentre cercavano di svolgere il loro lavoro. Conn l’occasione, vogliamo ribadire che i fiornalisti hanno il diritto-dovere di informare, in condizioni di autonomia e serenita’. Ogni ostacolo posto all’esercizio quotidiano del diritto di cronaca va respinto fermamente e deve essere considerato come una lesione alla liberta’ di stampa. Invitiamo pertanto il presidente del Consiglio ad intervenire per rimuovere gli ostacoli che impediscono ai giornalisti di svolgere il loro lavoro”.
CROCIFISSO – La sentenza della corte di Strasburgo sul crocifisso e’ “una cosa che non e’ accettabile da noi italiani. Siamo in un Paese dove non possiamo non dirci cristiani”. Lo dichiara il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in collegamento televisivo dall’Aquila con ‘La vita in diretta’. “Credo -aggiunge il premier- che questa decisione sia una di quelle che ci fanno dubitare del buon senso di questa Europa”. Berlusconi ricorda che gia’ anni fa si era “battuto in sede di formazione della nuova costituzione europea per il riconoscimento delle radici giudaico-cristiano in Europa” ma che “Paesi estremamenti laici come la Francia si opposero”. “Oggi -conclude- c’e’ un ulteriore passo in avanti nengando il fatto che l’Europa abbia queste radici. E’ una cosa inaccettabile”.
SU BERSANI – “Non ho avuto occasione di sentire” Pierluigi Bersani dopo l’elezione a segretario del Pd “ma ho letto delle dichiarazioni non cortesi ne’ riguardose verso chi ha responsabilita’ di governo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in collegamento televisivo con ‘La vita in diretta’ da Fossa, in provincia dell’Aquila, per la consegna delle case ai terremotati. Per il premier, nel Pd “non sono partiti con il piede giusto. Per quanto ci riguarda eravamo e siamo a disposizione”. Alla domanda di Lamberto Sposini se sia difficile dunque immaginare uno svelenimento del clima politico, il Cavaliere ha risposto: “Fin quando saranno in funzione le fabbriche del fango e dell’odio non sara’ possibile. Non sono cosi’ ottimista da pensare che queste fabbriche possano chiudersi o cambiare obiettivo”. (Nella foto: Silvio Berlusconi)
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