Accademia belle arti, che succede?
L’Aquila – Scrive Angelus Novus: “La lettera-ultimatum inviata il 12 c. m. dal docente dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila Onorino Vespa al Ministro Carrozza e ad altri destinatari istituzionali, lascia più che perplessi. Non solo per il suo non ortodosso contenuto reso noto con l’allegato postato sul profilo facebook del gruppo chiuso degli studenti dell’Accademia, ma per la circostanza che una serie di disagi organizzativi dovuti a suo parere alla mancata ratifica della nomina a Direttore, sembrano più che altro ingigantiti ad “arte”.
Eccone alcuni passi sostanziali: “L’Anno accademico è ormai iniziato e la vacatio nel posto di Direttore sta comportando una serie di problemi che si accavallano giorno dopo giorno (…) e contribuiscono a creare un clima d’incertezza che solo il senso di responsabilità degli studenti sta evitando che sfocino in iniziative eclatanti quali l’occupazione dell’Accademia o l’appello alla trasmissione televisiva ‘Striscia la notizia’ dal momento che la stessa è ormai di casa qui a L’Aquila per seguire le vicende legate alla ricostruzione pos-sisma”.
Per carità di patria sorvoliamo su questa infelice chiusura e veniamo ai fatti, ponendo alcune questioni di fondo.
Perché ad oltre tre mesi dalla sua avvenuta elezione a Direttore, la nomina è stata congelata? Ancora: perché mai nei giorni scorsi sono piombati dentro le postmoderne “mura” progettate da Paolo Portoghesi gli ispettori ministeriali per accertare la regolarità delle elezioni stesse?
L’apparente giallo dello sfilacciato canovaccio va rintracciato in una circostanziata denuncia di alcuni docenti aventi una collaudata competenza professionale (chi voglia approfondire la questione può farlo linkando sulla voce “attività” di www.angelus-novus.it), su una serie di irregolarità amministrative delle elezioni verificatesi prima, durante e dopo le stesse. Detto in altre parole: a parere dei denuncianti, le elezioni sono state truccate con una serie di forzature procedurali messe in atto dal precedente direttore.
Non spetta certo all’Associazione Culturale Angelus Novus sostenere la fondatezza di queste gravissime accuse. A breve sapremo chi aveva ragione. Infatti il Ministro ha due sole possibilità: o darà corso all’agognata nomina o affiderà le funzioni dirigenziali ad un Commissario. A dirla tutta, in casi analoghi ed in ambito universitario, la reggenza direzionale è stata affidata molte volte, durante la vacatio, al decano dei docenti.
Va sottolineato comunque che a pagare le salate spese di questa incresciosa situazione, sono innanzitutto gli studenti. Sopratutto per la strisciante (altro che ‘Striscia la notizia’!) conflittualità registrata nei tempi più recenti in quella che nei primissimi lustri della sua attività è stata una delle più prestigiose Accademie di Belle Arti italiane.
Rilanciarne il ruolo” d’avanguardia artistica e culturale” in una Regione in cui il dimissionario assessore alla cultura De Fanis agli arresti domiciliari per aver fatto la cresta sui contributi elargiti a varie Associazioni, é più che auspicabile. Anzi: inderogabile.
Ben venga pertanto una tempestiva sistemazione burocratica di tutti gli intrecciati nodi in essere (ivi compresa la piena agibilità del suo Presidente e la nomina dei membri del consiglio di amministrazione), con l’augurio del ristabilimento di un clima sereno a tutto vantaggio d’un armonico presidio della ricerca creativa. Per di più In una città terremotata: appunto!”.
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