Donazione sangue “a freddo”
Paganica – Scrive Raffaele Alloggia: “La giornata di donazione di sangue effettuata domenica 24 novembre, sarà ricordata nel tempo dai donatori del VAS Paganica per due motivi principali: il primo perché delle 25 donazioni di sangue intero effettuate, circa il 50% appartengono al “Gruppo Giovani” della nostra Sezione costituitosi un anno fa, per la maggior parte di esse si tratta di prime donazioni, ciò ci conforta e ci da garanzia per il futuro.
L’altro motivo per cui ricorderemo la giornata già per essa fredda e uggiosa, è dovuto alla mattinata passata per le visite mediche preliminari e l’ attesa per il prelievo di sangue nei locali comunali del Centro Sociale Anziani, con una temperatura all’interno molto vicina allo zero. La circostanza mi consente di parlare, non prima di aver ringraziato da parte del Direttivo di Sezione, il Presidente del Circolo Sociale Anziani, per la messa a disposizione dei locali, ricordando che tali locali dal dopo sisma, sia essi per dimensioni che per centralità, sono gli unici a far fronte alle esigenze di altre associazione come ad esempio La Fenice (Corsa del Cappello), il Coro della Portella e non ultimo il suo utilizzo per le manifestazioni dei tanti bambini del Catechismo, per le prossime feste natalizie e il carnevale. Tali locali ad oggi sono privi di riscaldamento, come socio del Circolo Sociale Anziani, posso dire che è avvilente,umiliante vedere come già negli anni scorsi, anziani anche di novanta e più anni, giocare a carte con sciarpa, cappotto, cappello e una piccola stufa elettrica sotto al tavolo. Risulta ad oggi che l’Amministrazione Comunale dell’Aquila, in relazione all’allaccio alla rete pubblica del metano, abbia eseguito tutto ciò di sua pertinenza, per cui si prega l’Enel Gas che ne ha la competenza, se pur solo da qualche giorno messa in condizioni di attivarsi, ad eseguire al più presto l’allaccio in rete, il freddo è già arrivato, non è possibile che perdurino queste condizioni a discapito di una categoria di cittadini di per se già debole, per alcuni incontrarsi in quei luoghi significa “spezzare”il ritmo inesorabile della propria solitudine. Categoria questa degli anziani, già uscita distrutta dal terremoto del 6 aprile 2009.
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