L’Uomo Carbone diventa un libro
Pescara – TRE ANNI DI REPLICHE IN ITALIA E ALL’ESTERO ED ORA PARTE L’AVVENTURA IN LIBRERIA – Dopo quasi tre anni di repliche, e una maggior definizione artistica, la produzione di maggior successo del Teatro Sociale di Pescara, dal titolo “L’uomo-Carbone”, diretta da Federica Vicino, sta per diventare anche un libro. Il titolo fa riferimento all’accordo italo-belga (riguardante lo scambio di uomini contro carbon fossile) che è all’origine della tragedia di Marcinelle. L’8 agosto del 1956, fra le 7.30 e le 8.00 del mattino, un’esplosione devastò il pozzo numero 1 della miniera di carbone di Bois du Cazier, a Marcinelle, vicino Charleroi, in Belgio. 262 dei 274 minatori presenti in quel momento persero la vita. 136 di essi erano italiani e, di loro, 60 erano abruzzesi, (provenienti prevalentemente da piccoli paesi dell’entroterra pescarese: Lettomanoppello, Manoppello, Turrivalignani), emigranti, partiti alla volta del Belgio all’indomani della ratifica del cosiddetto “Accordo Uomo – Carbone”. Lo spettacolo, il cui esordio ci fu a Pescara, è stato in seguito portato in diversi palcoscenici italiani e, l’anno in corso ha visto la squadra del TSP portare lo spettacolo oltre i confini italiani: Belgio e Francia. Ora, L’Uomo Carbone diventerà anche un libro. A scriverlo è uno dei protagonisti dello spettacolo, Michele Di Mauro, stimato cardiologo con una ventennale passione ed esperienza teatrale. Il libro, nella cui copertina primeggia una bellissima foto del giovanissimo attore pescarese Massimo Leone, protagonista nei panni del giovane “Sandro”, che secondo le previsioni dovrebbe essere in libreria fra qualche settimana, ripercorre particolari e momenti particolari della tragica storia anche personale dei due fratelli protagonisti. Un bell’esempio di cultura abruzzese che, attraverso teatro e scrittura, sottolinea quanto di valido ci sia, nell’Abruzzo della cultura pensata, creata e portata al pubblico, totalmente da realtà di casa nostra.
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