I carotaggi e le prove di piastra


Pescara – Scrive il consigliere Blasioli: “Ho ricevuto la nota del Difensore Civico del Comune di Pescara Avv. Giovanni Stramenga che ringrazio per essersi attivato e per l’attenzione con cui ha ripercorso la giurisprudenza in tema di accesso agli atti del Consigliere Comunale. Il Difensore civico con nota prot. 117/2013 ha esaminato la vicenda attinente alla mia richiesta dei carotaggi e delle prove su piastra oggetto delle indagini geognostiche, certificando in pieno il mio diritto a visionare e ottenere copia di quegli atti sia nei confronti della Balfour Beatty, sia anche nei confronti della stazione appaltante GTM. Voglio ricordare che alla richiesta di carotaggi e delle prove su piastra indirizzata all’ATI aggiudicataria Balfour Beatty, alla GTM e al Comune di Pescara, la prima mi aveva negato l’accesso in virtù di accordi contrattuali con la GTM, clausole che peraltro non ho avuto modo di leggere da nessuna parte. Alla medesima richiesta, la GTM non ha invece fornito alcuna risposta, limitandosi l’Amministratore Michele Russo a farfugliare ogni volta cose diverse nelle varie interviste, mentre il Comune di Pescara, da sempre restio a rispondere nel merito di questa vicenda, mi ha fatto avere la nota del Vice Sindaco Fiorilli, il quale afferma che gli Uffici Tecnici non sono in possesso di tali risultanze, circostanza questa che oserei dire ben più grave, se si considera che quelle prove attengono a un’opera che si sta svolgendo sul territorio del Comune. Tanto più che, al formarsi degli “ormaiamenti” procurati dal passaggio del Phileas, il servizio TPL dovrebbe essere immediatamente sospeso. Per questo motivo, mi sarei aspettato una diversa attenzione, ma a oggi pare che per l’amministrazione Mascia, la filovia sia una vera e propria “zona franca”. Il Difensore civico, con la nota in esame, ha avuto modo di entrare nel merito anche del cd “segreto”, in virtù delle vantate clausole contrattuali opposte dalla Balfour Beatty, citando ampia giurisprudenza amministrava. In particolare, la pronuncia del Consiglio di Stato in data 8 settembre 2011, n. 5053, ha specificato che “…al Consigliere non potrà neppure essere opposta la natura riservata delle informazioni richieste, essendo egli tenuto al segreto d’ufficio”, orientamento ribadito anche nelle pronunce del Ministero dell’Interno. Chiude la nota, l’Avv. Stramenga, affermando che “l’accesso richiesto debba essere consentito quantomeno nei confronti della GTM S.p.A.”. Invierò, quindi, nuovamente alla GTM e alla Balfour Beatty la richiesta, allegando il parere del Difensore civico per una risposta immediata, a cui voglio sperare non vorranno esimersi dal dare seguito. A quanti pensano che questa richiesta sia strumentale perché su quella strada passavano i treni, mi preme precisare che la quota del rilevato ferroviario è stata sollevata di circa un metro con l’impiego di semplice terriccio e materiali di risulta e, in vari punti, ci sono stati lavori per
la realizzazione dei sottoservizi, così vanificando il preesistente consolidamento del sottofondo, posto che i carotaggi sono stati il sistema scelto dai consulenti della Procura incaricati della perizia tecnica, Prof.ri Maternini e Gualandi, per l’accertamento geognostico e di portanza del sottofondo stradale. Ricordo, infine, che è la stessa APTS che costruisce il Phileas a prescrivere di realizzare la corsia riservata con uno scavo adeguato, poi colmato per uno spessore di 30 cm. con cemento armato, frazionato da opportuni giunti dilatatori. Questa prescrizione serve a consentire l’ancoraggio stabile alle boe magnetiche tipiche dell’innovativo binario virtuale al servizio della guida immateriale, per cui il filobus in questione si è aggiudicato la gara d’appalto. Il Phileas pesa, infatti, 27 tonnellate e, senza la corsia
costruita a norma, è tale da produrre avvallamenti del manto stradale che possono indurre lo spostamento dei magnetini, con la conseguente vanificazione della loro funzione di sicurezza, oltre all’usura in pochi mesi della strada, soggetta a continui e dispendiosi interventi di manutenzione, cui si aggiunge la spesa di 2 milioni e 700 mila euro/anno, per i costi di gestione e manutenzione ordinaria.


24 Novembre 2013

Categoria : Politica
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