Attenzione al mondo dei call center
L’Aquila – (di Piero Francazio, UIL) – Siamo a conoscenza delle enormi problematiche che gravitano intorno al mondo del lavoro, ma in quello dei call center la situazione sta aggravandosi sempre più, è arrivato il momento di intervenire con urgenza, non si può più attendere. Lanciamo l’allarme sull’indispensabile bisogno di agire a livello nazionale per la costituzione di norme concrete che regolino questo settore prima che sia troppo tardi,
Si stanno facendo sempre più insistenti i segnali lanciati dagli imprenditori di call center che fanno presagire la volontà di lasciare il territorio Italiano per aprirne di nuovi in altre nazioni dove il costo del lavoro è meno della metà del nostro e i vantaggi per gli investitori è più che soddisfacente, soprattutto attraverso l’utilizzo di personale,anche laureato, che parla molto bene la nostra lingua e,purtroppo, sappiamo che qualche società ha già da tempo aperto in Tunisia, realtà facilitata ,anche, dall’evoluzione tecnologica che ha reso nulle le distanze.
Ci riferiamo alle situazioni che vengono in essere perché non regolate: lavoro sommerso,precarietà , disuguaglianza sulla concorrenza per l’acquisizione di nuove commesse basata su differenti costi del lavoro, quest’ultimo utilizzato nei modi più fantasiosi e imprevedibili, spesso come paracadute per molte aziende che di fronte a qualsiasi difficoltà preferiscono assumere un atteggiamento difensivo , trincerandosi dietro la stssa ‘parola’, a volte anche in modo improprio, agendo selvaggiamente sull’organizzazione del lavoro o sostituendo i lavoratori subordinati con lavori precari facendo passare l’orribile concetto che il costo del lavoro è qualcosa cui difendersi e non una cosa su cui investire per crescere tutti e con maggiori qualità e competenza, unica ricetta per vincere la sfida del mercato.
Siamo coscienti che se non si definisce immediatamente una cornice di condizioni e normative comportamentali entro le quali agire, si potrà arrivare progressivamente ad una totale fuga delle società che operano in questo settore.
Dobbiamo essere attenti partecipi a cambiare questa pericolosa strada che si sta delineando e per questo la Uilcom l’Aquila si è fatta promotrice , ed insieme alla segreteria nazionale ha richiesto un incontro al ministero dello sviluppo economico, che si terrà a breve, per affrontare questo problema, cercando di dar vita a una regolamentazione che eviti la fuga degli investimenti e del lavoro fuori dal nostro territorio.
E’ un momento molto delicato da affrontare senza indugi e che richiede l’intervento di tutti , sindacato,governo e imprenditori.
ò più attendere. (Nella foto: Piero Francazio)
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