M5S: “Giustizia per i morti da amianto”


Vasto – Riceviamo: “Lunedì 25 Novembre, alle ore 15, presso la sala Nassirya del Senato , è indetta una conferenza stampa per esprimere il sostegno dei gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle al Comitato esposti da amianto di Vasto in occasione della discussione presso la Corte di Cassazione, il 28 Novembre, del Ricorso per Revocazione.
La conferenza stampa sarà trasmessa in diretta streaming su www.parlamentari5stelle.it
Parteciperanno :Gianluca Castaldi – cittadino al Senato Movimento Stelle , Franco Cucinieri – Tecnico Enea e Coordinatore animatore del Comitato ,Avv.Ezio Bonanni Presidente e legale rappresentante dell’Associazione ONA ONLUS – Osservatorio Nazionale sull’Amianto.
La storia dei lavoratori esposti all’amianto di Vasto dura da 10 anni . Era il lontano febbraio del 2003 quando arrivò la richiesta all’INPS per il riconoscimento per esposizione ad amianto, e il 30 settembre 2003, l’inoltro dell’esposto alla Procura della Repubblica per i decessi accertati.
Da soli questi lavoratori,senza sostegno (e con molti ostacoli) hanno avuto ragione nei diversi gradi di giudizio, nei confronti dell’INAIL in 1° e 2° grado (sentenza passata ingiudicata, rimasta definitiva per la morte riconosciuta da amianto), verso l’INPS sempre in 1° e 2° grado. Hanno subito anche parziali sconfitte come l’archiviazione del processo penale per la morte da amianto, causa mai dibattuta con regolarità di procedimento. Tanto, che il Sostituto Procuratore Generale della Corte d’Appello dell’Aquila, venuto a conoscenza dell’archiviazione, scrisse al Presidente di Cassazione, (6 luglio 2012) chiedendo la riapertura del caso, per l’errata procedura rispetto ai tempi di prescrizione applicati dal Giudice di 1° Grado.
Con l’impegno determinato e determinante del Coordinamento, (anche con sollecitazioni forti verso il Capo dello Stato, la Regione Abruzzo approva la L. R. n°11 pubblicata sul B. U. R. A. n° 44 del 26/agosto/2009 recante: Norme per la protezione dell’ ambiente, decontaminazione, smaltimento e bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto e l’applicazione del Protocollo Sanitario.
Il 28 Novembre 2013 in Cassazione (che ha annullato con una inaudita sentenza motivata con il mancato accertamento tecnico a determinare la quantità di fibre areo disperse, tutti i riconoscimenti pregressi contraddicendo se stessa che sempre utilizzato il termine “verosimiglianza”, per riconoscere il rischio espositivo) si discute il ricorso per revocazione presentato dal Coordinamento Esposti Amianto.
Il provvedimento della Cassazione ha cancellato tutte le altre sentenze dei tanti giudici, (l’indagine INAIL, le perizie di nomina CTU, le relazioni di esperti, lo stesso NOE “Nucleo operativo Ecologico dei Carabinieri”, oltre alle dichiarazioni verbalizzate dei costruttori e fornitori degli impianti che, le deposizioni che hanno più che dimostrato le quantità espositive e confermato la cancerosa da amianto) E i morti”.


22 Novembre 2013

Categoria : Politica
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