La grande sensibilità di Pupi Avati: “Il bambino cattivo” commuove gli italiani


(di Flavio Colacito – psicopedagogista). In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che come noto ha riguardato il 20 novembre scorso, la Rai ha presenta un tv movie – dal titolo “Il bambino cattivo”- andato in onda in prima serata su Rai 1, che ha dato voce a ciò che può attraversare un bambino quando viene abbandonato dalla sua famiglia, o meglio quando sotto il peso psicologico di tale situazione, si trova ad attraversare il percorso protettivo predisposto dalle istituzioni, fino ad arrivare ad incontrare, dopo paura e diffidenza, dei genitori adottivi che potranno amarlo come nessuno aveva fatto prima, perché in fondo è sempre amore ciò che cercano i bambini, anche se possono manifestare disagi che li potrebbero far passare per “cattivi”, una parola che ha fornito lo spunto al grande regista Pupi Avati per realizzare una fiction molto ben confezionata, toccando con magistrale capacità artistica il tema dell’infanzia abbandonata, senza retorica, cogliendo la realtà che troppo spesso ci regala drammaticità legate ai tanti casi di deprivazione affettiva che colpiscono il mondo, non sempre dorato, dell’infanzia. Il regista ha voluto identificarsi in questo bambino che assiste alla disgregazione del suo intero contesto familiare, immedesimandosi in lui in modo profondissimo e arrivando a far condividere al pubblico il suo pianto nei momenti in cui si trovava a descrivere il suo stesso strazio. “Il bambino cattivo”,oggi più che mai, appare un’opera necessaria, priva di qualsiasi incertezza nel denunciare che le vittime più esposte della disgregazione dei matrimoni sono proprio i figli condannati ad assistere come spettatori inermi al rimpallo di competenze normative e giuridiche sugli affidi che evidenziano le irrisolutezze degli adulti: ben 4.812.000 sono stati gli spettatori che hanno visto ieri il lavoro televisivo di Pupi Avati che, nonostante la spinosità del tema trattato, ha ottenuto un buon successo, grazie ad attori collaudati come Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro,nei panni dei genitori Michele e Flora, al bravissimo piccolo protagonista, nel ruolo di Brando, affidato all’esordiente Leonardo Della Bianca. Per chi lo avesse perso, è possibile visionarlo on line sul sito www.rai.tv – servizio on demand.


21 Novembre 2013

Categoria : Cultura
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