Taccuino: UDU, Di Pietro a Federico, Solvay, Giorgi su Venturoni, CISL, 4 novembre
UDU – L’Unione degli Universitari dell’Aquila chiede che la Casa dello Studente della Regione Lombardia sia gestita da un ente pubblico, in particolare dalla Regione Abruzzo o da sue articolazioni, come stabilito dall’Accordo di Programma siglato dai vari Enti Interessati. Destinare la gestione di questi 120 posti letto all’Adsu dell’Aquila significherebbe di fatto dare una risposta, seppur parziale, a 400 studenti che sono risultati idonei alla graduatoria per l’attribuzione dei posti della Reiss Romoli e che ad oggi non hanno un alloggio. L’Udu ha più volte sollecitato tutti gli Enti interessati affinchè venisse fatta chiarezza sulla gestione di questa Casa dello Studente, costruita dalla Regione Lombardia con 6,3 milioni di euro di fondi pubblici.
Ad oggi però non risultano atti ufficiali compiuti dalla Regione Abruzzo per l’attribuzione dei posti letto all’Adsu dell’Aquila. Scelte diverse da parte del Presidente Chiodi rappresenterebbero di fatto uno stravolgimento rispetto a quanto sottoscritto in sede di Accordo di Programma. L’Unione degli Universitari chiede alla Regione Abruzzo e al Presidente Gianni Chiodi di fugare ogni dubbio sulla gestione di questi 120 posti, garantendo da subito la loro gestione pubblica tramite l’Azienda per il Diritto allo Studio dell’Aquila. Questa soluzione permetterebbe di dare una risposta immediata alle centinaia di studenti già in graduatoria per l’attribuzione di un alloggio.
BEATO FEDERICO… – Scrive l’assessore provinciale Benedetto Di Pietro: “Beato il Sindaco di Sulmona, Federico, che può permettersi il lusso di stare dietro a questioni di lana caprina. La Provincia è presa da ben altri problemi in questo momento. Ma per chiarezza nei confronti dei cittadini non possiamo tacere, a questo punto, le correzioni alle false affermazioni del primo cittadino, irrispettose nei confronti di chi si adopera per far funzionare le cose.
Sulle scuole le cose stanno così: molto prima delle conferenze del Commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi, la Provincia, constatato il pericoloso lassismo, aveva insistentemente sollecitato gli enti coinvolti ad affrontare la questione del ripristino degli edifici. Nel farlo aveva inviato non solo lettere e solleciti ma anche piani e progetti di intervento e fatto riunioni (a cui Federico non ha partecipato) avendo da subito chiarissimo il quadro della situazione ed il da farsi. Spediremo di nuovo al Sindaco tutto il carteggio già in suo possesso. Se si fosse dato seguito da subito alle nostre indicazioni, le soluzioni di cui parla Federico si sarebbero concretizzate a giugno non a settembre e senza disagi per gli studenti. Dare seguito significa finanziare, appunto, cosa che il Decreto per la ricostruzione affida esclusivamente a Chiodi come Commissario, non alla Provincia. Il primo cittadino lo sa ma fa finta maliziosamente di non saperlo, e non è la prima volta, quando ci chiede con molta foga di tirare fuori i soldi. Perché non lo chiede a Chiodi e prende atto invece della nostra disponibilità a collaborare?
E’ davvero irritante che nonostante gli sforzi enormi con cui affrontiamo le straordinarie difficoltà, Federico si preoccupi delle attribuzioni di meriti e coccarde ai “suoi” per pure speculazioni elettoralistiche. Totalmente impreparato Federico sembra parlare e agire non solo a vanvera, ma su commissione. Da chi è guidato? E se non è così, come si permette di rompere una necessaria unità di lavoro fra le istituzioni che in questa fase devono restare unite e collaborare per il bene dei cittadini e delle città? La sua uscita testimonia una volta di più la subalternità del suo impegno per Sulmona rispetto alla difesa di bandiere politiche”.
SOLVAY BUSSI – Il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, ha incontrato questa mattina una delegazione di lavori del sito chimico della Solvay di Bussi che ha manifestato dinanzi alla sede dell’Emiciclo a L’Aquila. Alla riunione, avvenuta prima dell’inizio dei lavori del Consiglio regionale, ha partecipato il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, gli assessori Alfredo Castiglione e Paolo Gatti. I sindacati, presenti all’incontro, hanno annunciato ai vertici della regione che l’azienda chimica avrebbe avviato la procedura di mobilità per 35 dipendenti. «E’ un problema sentito al quale la Regione Abruzzo sta cercando di dare una risposta tempestiva – sostiene il presidente del consiglio regionale Nazario Pagano – chiederemo un incontro ai vertici della Solvay per accelerare la risoluzione del problema e garantire, dunque, un futuro ai dipendenti dell’azienda chimica”. (Nella foto lo stabilimento chimico di Bussi)
GIORGI E VENTURONI – “Altro che aria elettorale! La sortita dell’assessore regionale alla sanità, Lanfranco Venturoni, dimostra come lo stesso assessore non sia consapevole della gravissima situazione in cui versa l’ospedale aquilano”. Dura presa di posizione del segretario regionale Cisl, Gianfranco Giorgi, dopo le polemiche innescate dalle affermazioni di Venturoni sullo stato dell’arte del San Salvatore. “La Cisl ha sempre lavorato per la tutela dell’ospedale aquilano, prima e dopo il sisma del 6 aprile”, sottolinea Giorgi, “sostenendo con forza la battaglia che di recente ha visto schierarsi apertamente anche il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente. Venturoni ha smentito il declassamento del San Salvatore promettendo soldi e restauri rapidi e parlando, senza cognizione di causa, di clima elettorale. All’assessore rispondiamo con i fatti: a sette mesi dal sisma l’ospedale è stato ristrutturato solo in minima parte, tanto che per stessa ammissione della Regione finora sono stati impegnati solo 5 milioni di euro sui 45 a disposizione. Se i soldi non mancano, non si comprende come non vengano spesi subito per restituire agli aquilani un bene primario: la certezza di avere un ospedale sicuro e funzionale, dotato di tutti i servizi e le prestazioni che aveva prima del sisma. Oggi non è così”, prosegue Giorgi, “siamo ben lontani dai 460 posti assicurati dall’assessore entro il 2010. E siamo anche lontani al traguardo dei 350 posti letto promessi entro il 31 dicembre di quest’anno”. Giorgi torna anche sui certificati medici chiarendo : “Venturoni, da non aquilano, certamente fa difficoltà a comprendere gli enormi disagi che ha vissuto la popolazione in seguito al sisma”, sottolinea, “i lutti, i trasferimenti forzati di intere famiglie, la sensazione di impotenza nel non avere più una casa. Ma questo Venturoni, da buon teramano, non lo ha vissuto e, forse, poco gli interessa! Se le condizioni di lavoro dentro l’ospedale sono precarie non è certo colpa dei dipendenti. Lo sanno bene i medici, infermieri, tecnici, ausiliari e amministrativi che fin dalle prime ore dopo il terremoto hanno affrontato con coraggio e spirito di abnegazione l’emergenza della tragedia e che per mesi sono stati al servizio della città sotto le tende, in condizioni igienico-sanitarie precarie e senza una vera postazione di lavoro. Venturoni”, conclude Giorgi, “invece di coltivare il suo orticello pensi a risolvere i problemi della sanità aquilana: il pronto soccorso ancora sotto le tende, la mensa in un container, i posti letto passati da 460 a 160 con l’emergenza in atto legata al virus dell’influenza A, i primari che vogliono scappar via perché inascoltati, medici e infermieri sottoposti a turni massacranti, reparti compressi in pochi metri quadrati. La lista è lunga, ma quanto elencato finora è sufficiente a far capire come l’assessore alla sanità si sia adoperato davvero poco per L’Aquila e gli aquilani!” (Nella foto Gianfranco Giorgi)
CISL – La Cisl, da oggi, ha una nuova sede. La Ust provinciale, con tutte le categorie e i servizi (Caaf, Inas, Adiconsum, Anolf, Anteas…) è operativa nei nuovi locali in via Gronchi, n°16, nel nucleo industriale di Pile,
all’Aquila. La scelta di dotarsi di una postazione stabile, dopo il sisma del 6 aprile che ha reso inagibile la sede storica di via delle Aquile, in pieno centro, è esplicativa della volontà del sindacato di essere presente sul territorio con tutte le sue strutture e offrire servizi e consulenza a iscritti e non. “La Cisl, subito dopo il terremoto, si è attivata con postazioni mobili, in prossimità dell’ospedale di Coppito”, dichiara il segretario regionale, Gianfranco Giorgi, “superata la primissima fase di emergenza abbiamo allestito una sede provvisoria all’interno del centro commerciale L’Aquilone, a cui va dato pubblico riconoscimento per l’ospitalità offerta. In questi mesi abbiamo fatto fronte a migliaia di richieste di consulenza, da parte dei cittadini aquilani, che hanno trovato nella Cisl un valido punto di riferimento in diversi settori: pratiche di cassa integrazione, regolarizzazione extracomunitari, servizio badanti, ma anche un ausilio nella compilazione della modulistica relativa alle domande per l’accesso ai finanziamenti per la ristrutturazione post-terremoto e per il progetto C.A.S.E.”. In sei mesi la Cisl ha evaso circa 2mila domande di cassa integrazione causa sisma, di cui una fetta relativa al settore costruzioni e la rimanente parte legata all’artigianato e commercio, settori che hanno maggiormente subito gli effetti del sisma. “La scelta di una nuova sede”, prosegue Giorgi, “più confortevole e adeguata alle esigenze degli iscritti e di quanti si rivolgono al sindacato, si è resa necessaria per consentire alla Cisl di espletare al meglio tutte le sue funzioni, dalle varie categorie al Caaf, fino all’ufficio badanti e a quello vertenze, che si occupa di redimere le controversie tra datori di lavoro e dipendenti. Da oggi, siamo ancor più al servizio degli aquilani, per contribuire con spirito costruttivo alla rinascita della città, che è e resta il Capoluogo di regione, nonostante il sisma. Il Sindacato lavorerà in sinergia con gli enti locali alla ricostruzione del tessuto economico locale e dell’apparato produttivo, nell’ottica dell’approdo di nuove realtà commerciali e industriali, che possano portare occupazione e sviluppo”.
4 NOVEMBRE – Domani, mercoledi 4 novembre, coordinate dal Prefetto dell’Aquila, Franco Gabrielli, si svolgeranno a L’Aquila le manifestazioni per la celebrazione della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate e del 91° Anniversario della fine della Grande Guerra. Alle ore 9.15, presso la Chiesa di S. Pio X, nella medesima Piazza in località Torrione, l’Arcivescovo Metropolita Mons. Giuseppe Molinari officerà una Santa Messa in Suffragio dei Caduti, successivamente, alle ore 10.30 presso la Villa Comunale, si procederà con l’Alzabandiera e l’Inno Nazionale, la deposizione delle corone, la lettura della Preghiera ai Caduti e lettura del messaggio del Capo dello Stato.
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