A L’Aquila si vive male ma in pochi vanno via


L’Aquila – Pochi lasciano L’Aquila, nonostante sia una città francamente sempre meno vivibile, sporca, caotica, febbrile per via dei cento cantieri aperti (ma sono una necessità), spesso disorganizzata anche a livello elementare. Confusione in tutte le cose, code, attese, spesso malagrazia nei confronti della gente. E poi la gente stessa: stressata, nevrotica, aggressiva, intristita e poco incline a colloquiare. Bene, tutto questo sarà anche vero e ognuno può verificarlo ogni giorno nella vita normale, nelle cose di tutti i giorni. Però ad andarsene sono in pochi. Secondo un dato appreso oggi, e confermato dal capo ufficio stampa del Comune Fabrizio Caporale, sono stati soltanto 183 cittadini a lasciare la residenza aquilana per sceglierne altre. Tra loro, molti che rappresentano il normale andirivieni di un’anagrafe, che registra arrivi, partenze, decessi, nascite. Il dato è, del resto, assolutamente uguale a quello dell’anno 2008 nel medesimo periodo. Gli aquilani, ma non solo loro, non vogliono lasciare la loro città: un bel segnale di fedeltà e di amore civico. Chi se lo sarebbe aspettato in un momento tanto difficile?


03 Novembre 2009

Categoria : Cronaca
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