Chiodi su tassazione e sistema paese
Pescara – “L’elevata tassazione rappresenta una delle ragioni della scarsa competitivita’ del nostro sistema Paese. Del resto, con una crisi profondamente strutturale come questa, ogni giorno che passa le nostre imprese perdono sempre piu’ quote di mercato sullo scenario internazionale e le perdono proprio perche’ non sono competitive a causa della forte tassazione, dei costi enegetici elevati e del mercato del lavoro rigido”. E’ l’analisi tracciata dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, in apertura della convention di Confindustria che e’ in corso di svolgimento all’auditorium Flaiano di Pescara alla presenza, tra gli altri, del presidente nazionale, Giorgio Squinzi, e del ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato. Chiodi, stimolato sulla questione tasse dalla relazione introduttiva del presidente regionale di Confindustria, Mauro Angelucci, ha rivendicato i meriti della sua amministrazione ricordando come l’Abruzzo sia stata “l’unica regione in Italia ad aver ridotto del 30 per cento le addizionali regionali anche alle imprese oltre che ai cittadini. Cosi’ come siamo riusciti a ridurre il debito pubblico abruzzese del 25 per cento passando da 4 miliardi di euro a 3 miliardi. Inoltre, nel 2015, quando avremo finito di pagare le rate di mutuo collegate alle cartolarizzazioni della sanita’, avremo a disposizione altre risorse importanti per rilanciare lo sviluppo”. Il presidente della Regione si e’ poi soffermato sui dati relativi alla disoccupazione che, per la prima volta, in Abruzzo, sono stati migliori di quelli registrati dalle vicine Marche. “Il merito non e’ ascrivibile solo all’impegno della Giunta regionale – ha detto Chiodi – ma certamente alcune azioni condotte nell’ambito delle politiche attive del lavoro e di quelle industriali hanno avuto il loro peso. Ma ci siamo mossi anche per ridurre i costi della poliica – ha aggiunto – abbiamo eliminato il cosiddetto listino, ridotto il numero di consiglieri regionali portandolo da 45 a 31 e siamo anche stati la prima o la seconda regione ad aver eliminato i vitalizi. Alcuni ritardi permangono ma intanto, in sanita’, l’Abruzzo puo’ essere annoverato tra le quattro Regioni in grado di assicurare l’equilibrio economico. Tutto cio’, ovviamente, non significa che l’opera di risanamento si sia conclusa. Anzi, la strada da percorrere e’ ancora lunga – ha proseguito – ma possiamo cominciare a lavorare per innalzare ulteriormente i livelli qualitativi. Una cosa e’ certa – ha concluso – se non avessimo avuto il Commissariamento, forse non saremmo riusciti a realizzare questo risanamento”.
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