Caldo, nei Musp si scoppia
L’Aquila – Scrive R.De Lellis: “Capito spesso nei cosiddetti Musp, gli edifici precari, i container se volete, in cui sono ospitate le scuole aquilane in tutta la periferia, specialmente lungo la 80 e nelle strade interne verso l’ospedale. Dentro tali edifici gli impianti di riscaldamento vengono mandati a tutto vapore, tanto è vero che dentro ci sono temperature esageratamente alte, da scoppiare. La stagione non è ancora certamente fredda, e il riscaldamento serve, ma moderatamente. Perché i presidi e i dirigenti scolastici consentono che i caloriferi siano mandati al massimo? Ottenere negli ambienti, specie se affollati come le scuole, temperature di 20-22 gradi è più che sufficiente e inoltre mi pare che esistono delle norme per contenere gli sprechi energetici almeno negli edifici di uso pubblico. Qualcuno si è mai preso il fastidio di andare a controllare e di elevare qualche sanzione a chi spreca a tutto andare, anche in altre strutture pubbliche? A giudicare da quello che si sente entrando nelle scuole, pare proprio di no. Tanto alla fine sapete chi paga? Come sempre Pantalone”.
(Ndr) – Certo che esistono delle norme, ma prima di ricorrere alla legge, dovrebbe essere il buonsenso dei presidi o dirigenti scolastici a intervenire. Troppo caldo, inoltre, fa anche male alla salute e non rende l’ambiente igienico. Giriamo l’appello a chi dovrebbe occuparsene e non lo ha ancora fatto. Ammesso che esista.
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