Sevel, si riprende ma è dura
Atessa – Si riprende il lavoro nella più grande azienda abruzzese, la Sevel di Atessa, ma le prospettive non sono certo le migliori: il furgone Ducato si vende, ma molto meno di prima. Nel 2009, solo 120.000 pezzi, contro il doppio dell’anno scorso. La cassa integrazione non potrà essere achiviata e bisognerà farvi ricorso ancora durante l’anno 2009, a dicembre. I sindacati hanno chiesto un tavolo di trattative dedicato all’area industriale della Val di Sangro, ambito produttivo in cui molte aziende sono vicine all’esaurimento della cassa integrazione ordinaria. Le aziende hanno dovuto sfoltire il numero dei propri occupati e per molti questo ha significato o il licenziamento, o la rinuncia al rinnovo dei contratti a tempo determinato. Una crisi profonda ed estesa, per combattere la quale, dicono i sindacati, occorrono misure straordinarie. Dal Governo di Roma e da quello abruzzese, altrimenti il 2010 qui non sarà un anno di ripresa. O meglio, la lieve ripresa alla quale si sta assistendo con trapidazione non basterà .
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