Manufatti, sgombero in aree rischio
L’Aquila – Sgombero immediato, legato a ragioni di sicurezza, dei manufatti abitativi provvisori realizzati in zone a grave rischio di dissesto idreogeologico (P4). È quanto è stato stabilito all’esito del briefing settimanale tenuto dal sindaco Masssimo Cialente con i dirigenti comunali e i membri della giunta.
“Abbiamo verificato – ha spiegato il sindaco Cialente – l’esistenza di manufatti temporanei ad uso abitativo realizzati, a seguito del sisma, in spregio alle norme in materia urbanistica, in aree cosiddette P4, ossia ad altissimo rischio idrogeologico e di esondazione. Per ragioni di sicurezza e di tutela della legalità non è possibile tollerare oltre tali palesi e acclarati abusi, tanto piú che il Comune è già intervenuto con una disposizione di smantellamento, vincendo anche in sede di ricorsi al Tar. Pertanto i cittadini che dimorano in tali manufatti sono tenuti a liberarli immediatamente. Coloro – ha proseguito il primo cittadino – che sono titolati ad avere i benefici in termini di assistenza alla popolazione, vale a dire quanti hanno l’abitazione principale in categoria E e in assenza di dichiarazione di fine lavori, possono recarsi negli uffici competenti, in via Rocco Carabba 6, per chiedere l’assegnazione di un alloggio nei quartieri Case o Map. Ricordo – ha concluso il sindaco – che, in caso di mancato adempimento a quanto disposto, si procederá allo sgombero forzato, anche ricorrendo alla forza pubblica. Mi rendo conto della gravità , anche sociale, di un tale atto, tuttavia assolutamente necessario, anche alla luce di quanto emerso nel corso dei tavoli istituzionali per l’ordine e la sicurezza pubblici e in relazione alla mia delega in materia di Protezione civile. Intanto il settore comunale Urbanistica sta provvedendo ad una verifica globale della situazione, anche per quanto riguarda i manufatti che insistono in aree P3, ossia caratterizzate dal medesimo rischio, seppure in maniera minore, ma comunque inedificabili. Per tutti i manufatti infine, verranno verificati i requisiti di legge ai sensi della normativa vigente, sia in materia urbanistica che di disposizioni post sisma”.
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