Attenzione alle bibite gassate: potenziali pericoli legati all’abuso


( di Flavio Colacito –psicopedagogista).Le cattive abitudini alimentari riguardano sempre più persone, ma possono addirittura diventare un fattore di rischio quando contemplano gli individui in fase di sviluppo, tanto che anche l’Italia e alcune regioni in particolare sono a rischio obesità infantile, mettendo in crisi il modello legato alla classica dieta mediterranea. Gli stili di vita prediligono cibi calorici e ricchi di grassi e zuccheri, gli stessi che trovano spazi privilegiati attraverso i canali di informazione e la pubblicità, ma che sono contemporaneamente facili da reperire e consumare, magari nei distributori automatici massicciamente presenti presso scuole e uffici. Una ricerca recente ci informa che sta aumentando nel mondo il consumo di bevande dolci gassate e partendo da questa scoperta pare che , quanti ne facciano abuso, siano soggetti ad alterazioni delle proteine del cervello. Questa tipologia di bevande viene adesso considerata pericolosa per l’uomo e gli esperti consigliano di ridurne al minimo il consumo:lo studio recente effettuato da alcuni esperti australiani dimostra appunto che apportino alterazioni alle proteine del cervello. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Sidney coordinati da Janet Franklin, ha reso noti alcuni risultati di questa ricerca al meeting annuale della British Society of Neuroscience. Da tale analisi sarebbe emerso che l’anidride carbonica e lo zucchero, presenti in grandi quantità nelle più comuni bibite gassate, porterebbero a delle alterazioni riguardanti le proteine del cervello, tanto che le bevande sarebbero in grado addirittura di nuocere gravemente alla salute fino a causare il cancro o l’Alzheimer. Gli studiosi hanno pochi dubbi sul fatto che l’uso prolungato di questi alimenti è in grado potenzialmente di produrre effetti devastanti. Partendo da queste premesse sono stati eseguiti numerosi esperimenti sui topi da laboratorio, suddividendo le cavie in due gruppi: al primo è stata somministrata solo acqua, mentre al secondo l’acqua conteneva una quantità di zucchero corrispondente a quella delle bevande gassate. Proprio i topi a cui era stata somministrata acqua zuccherata apparivano maggiormente iperattivi rispetto ad altri, tanto che l’analisi di una porzione del cervello ha messo in evidenza un’alterazione di oltre 300 diverse proteine. Ora è ovvio che bisogna tenere sotto controllo l’eccessivo consumo delle bevande, oltre a stare attenti alle esagerazioni con quelle gassate e contenenti dosi elevate di zucchero, moderando perciò le continue richieste da parte dei bambini, seguendo uno stile di vita moderato e attivo, magari preferendo alle bibite gassate le più salutari spremute di frutta fresca stagionale, o in mancanza di tempo quelle senza zuccheri aggiunti.


17 Novembre 2013

Categoria : Salute & Benessere | Scienze
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