Terremoto, un po’ quel “quake predicter” di Thomas ci ha azzeccato…


L’Aquila – (di G.Col.) – Come altre volte, il quake-predicter (colui che prevede i terremoti) Luke Thomas, un inglese che vive negli USA, è al centro della discussione sulla rete e non solo. Ci ha azzeccato? Un pochino forse sì, visto il terremoto di oggi pomeriggio. Pura coincidenza? Notiamo che da tempo nella zona aquilana non c’erano scosse superiori a 2-2,5 Richter.
Torniamo indietro di qualche giorno.
Ai primi di novembre sul sito (cliccatissimo anche in Italia) di Thomas compare la “previsione” di un terremoto in Adriatico tra Ancona e Pescara tra l’11 e il 15 novembre. La percentuale di probabilità è la massima: 100×100. Cioè sicuro… E’ tale inverosimile certezza che, spesso, danneggia lo stesso Thomas. Con minori probabilità vengono “previsti” terremoti anche nell’Aquilano e nel Reatino. Thomas si basa nei suoi studi sulle variazioni di temperatura termica, piccoli terremoti, comportamento degli animali, comportamento umano, fasi lunari, ‘lacune’ sismiche (assenza di sismicità da molti anni), variazioni di temperatura dell’acqua e nubi sismiche. E su fenomeni di natura elettromagnetica sui quali forse si pasticcia un po’. Magari sono da approfondire meglio.
Thomas considera i fenomeni da lui presi in esame – a parte quelli elettromagnetici – come possibili precursori sismici, e non è il solo perché molti altri studiosi se ne occupano, così come a L’Aquila Giampaolo Giuliani adopera le variazioni del Radon naturale come precursore sismico. Secondo la scienza ufficiale non vi sono certezze sulle quali si possa affermare qualcosa del genere. Sul Radon le perplessità sono state messe da parte in alcuni paesi, tra cui di recente Taiwan, dove Giuliani ha dei rivelatori. Sperimentare e ricercare da quelle parti è ammesso, evidentemente.
I fatti. Qualche giorno fa c’è stata una scossa sismica in Adriatico, leggera e a sud, di fronte a Termoli. Qualche mese fa – quindi in epoca non … sospetta – ci fu una scossa adriatica di fronte alla costa abruzzese. Nell’Aquilano e nel Reatino ci sono state nei giorni scorsi (fino a ieri 16 novembre) numerose scosse. Oggi un terremoto 2,8 di magnitudine locale si è verificato con epicentro presso L’Aquila, tra Ocre e Campo Felice. Sentito con apprensione da tutti.
La serie di fenomeni riguarda zone sismiche ben note, e anche l’Adriatico, che è un mare dai fondali sismici specie tra Molise, Gargano e Puglia. Lo è molto di più lungo le coste marchigiane e all’altezza di Ancona e del Conero. Terremoti anche recenti lo confermano.
Cosa dire di Thomas e delle sue “previsioni”? Prima di tutto ripetere che la scienza nega che, ad oggi, i terremoti siano prevedibili, e su tale posizione è ferma in tutto il mondo.
Da questo a trattare Thomas come un ciarlatano ce ne corre. Prima di tutto, ha al suo attivo una previsione impressionante, diffusa nell’agosto scorso, e seguita da un terremoto nello stretto di Messina. Una coincidenza per la scienza, qualcosa di più per molti altri rimasti perplessi sull’accaduto. Di sicuro, un fatto.
La scienza dovrebbe sempre essere rigorosa, seria, ferma su certezze acquisite (che spesso si rivelano errori, capitò persino ad alcuni grandi…), ma anche possibilista e aperta alle stimolazioni. C’è chi cautamente sostiene che allo studioso inglese bisognerebbe dedicare maggiore attenzione. Le sue previsioni ultime corrispondono, anche se in misura limitata, ad eventi verificatisi. Solo pura coincidenza? Potrebbe essere così per i sismi aquilani e reatini che sono talmente numerosi, da potersi considerare consueti. Ma per le scosse adriatiche? Se non vi sono certezze, non vi sono neppure categoriche esclusioni. Affermo che non posso prevedere un fenomeno, e dunque affermo anche che non posso escluderlo. Se la scienza dice “terremoti ad oggi imprevedibili”, non ha detto che non saranno mai prevedibili. E se qualcuno avesse imboccato una strada in qualche modo utile per avvicinarsi ad una possibile previsione? Perché non dedicare agli studiosi dilettanti maggiore considerazione, con buona pace di baroni e vip della scienza timorosi di perdere spazio, credibilità, soldi?


17 Novembre 2013

Categoria : Cronaca
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