Aq19, persa una battaglia non la guerra
L’Aquila – (di Lelio De Santis, assessore) – ‘‘L’esito della selezione del gruppo ristretto delle città per la candidatura italiana nel 2019 a cura della giuria, presieduta da Steve Green, è stato negativo e rischia di produrre, oltre alla delusione, anche lo sconforto e l’abbandono di un Progetto ambizioso ed importante, la cui validità va al di là di un riconoscimento prestigioso.
Le condizioni di partenza erano difficili: dalle difficoltà della ricostruzione, evidenti e note al Governo, alla mancanza di un esplicito sostegno della Regione; dalla precaria rete di relazioni, allo scarso peso politico nel Palazzo: tutto ha giocato contro e, considerata la forza e la qualità delle proposte delle altre Città , un insuccesso poteva starci. Adesso non bisogna farne un dramma o rinnegare il lavoro fatto e, soprattutto, non bisogna ridurre la vocazione culturale della Città , che deve credere e valorizzare le sue potenzialità .
D’altronde L’Aquila è inserita nel ristretto novero delle Città d’arte e di cultura, e può continuare a progettare il suo futuro utilizzando le risorse finanziarie europee ad esse destinate, facendo rete con più convinzione con le altre città . Altri eventi di rilievo nazionale, come l’Adunata Nazionale degli Alpini nel 2015, terranno alto il nome di L’Aquila e saranno un serio banco di prova per dimostrare al Paese le capacità organizzative della vasta classe dirigente nostrana e per far apprezzare la città ed il suo territorio sul piano culturale -naturalistico e turistico.
Una piccola consolazione, intanto, possiamo vantarla: il Logo di Capitale europea della cultura che sarà utilizzato in tutti gli atti e le manifestazioni fino al 2019 è firmato aquilano! Scelto da un’apposita Giuria, è stato realizzato da una giovanissima aquilana, Valeria Ludovici, che sarà premiata proprio nei prossimi giorni. Quindi, rimettiamoci in cammino con fiducia’’.
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