“Capitale europea? Non tutto è perduto”
L’Aquila – LA CITTA’ BOCCIATA MENTRE SI DECIDEVA LA MORTE DELL’ACCADEMIA DELL’IMMAGINE – “La bocciatura dell’Aquila quale capitale europea della cultura per il 2019 lascia naturalmente un po’ di amarezza in bocca, ma era abbastanza prevedibile che potesse accadere – rileva il Vice Presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis – Ci abbiamo provato, ma non è andata come si sperava. Non servono, in questo caso, giustificazioni di comodo, ricorrendo a fatti contingenti. Non è un atteggiamento utile per la Città. Il percorso sino al 2019 è ancora lungo. Penso, quindi, che il lavoro fino ad oggi compiuto da coloro i quali si sono dedicati a questo obiettivo non debba essere disperso. Va, pertanto, individuato un modo diverso di raggiungerlo. L’idea è quella di non far perdere all’Aquila delle opportunità significative.
Come si dovrà proseguire? Innanzitutto – conclude De Matteis – stabilendo rapporti di collaborazione e sinergici con la città che verrà a breve individuata come capitale europea della cultura. Questa scelta consentirà di non vanificare il lavoro portato avanti fin qui e nello stesso tempo consentirà di sostenere la posizione della città dell’Aquila, affinché possa essere sede di alcune manifestazioni collegate all’evento europeo”.
(Ndr) – Sfugge a De Matteis, come ad altri politici – che nel momento dell’amarezza scelgono di tacere – che L’Aquila veniva bocciata, mentre si decideva la condanna a morte dell’Accademia dell’Immagine, istituzione culturale unica in Italia e apprezzata nel mondo. Magari si potrebbe anche pensare che perdere cultura, chiedendo di essere la capitale della cultura, a Roma è apparso forse come uno stridente controsenso.
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