CGIL, cig alle stelle in Abruzzo
L’Aquila – CGIL pessimista sull’economia regionale. “La situazione produttiva e occupazionale dell’Abruzzo sta precipitando in un baratro dal quale sarà davvero difficile uscire”. Lo afferma in una nota il responsabile del Dipartimento mercato del Lavoro Cgil Abruzzo, Luigi Fiammà ta.
“I dati sull’incremento delle ore di Cassa Integrazione erogata dall’INPS in Abruzzo registrano – spiega Fiammata – una difficoltà drammatica del nostro tessuto industriale e dei servizi ( più 204% da un anno all’altro). Ma i dati INPS non registrano tutte le situazioni in cui non intervengono gli ammortizzatori sociali ad alleviare la perdita di reddito dovuta alla scomparsa dei posti di lavoro: tutto il lavoro precario e a termine che è stato cancellato nei vari settori; tutti i settori in cui non è possibile accedere alla Cassa Integrazione ( commercio, artigianato, trasporti, cultura etc. ): migliaia di persone che, dall’oggi al domani si trovano, per la crisi in atto, senza lavoro, senza tutele e reddito, senza prospettive. Senza contare – aggiunge Fiammata – quei Lavoratori che, a seguito di pesanti crisi aziendali, sono giunti al termine degli strumenti di sostegno al reddito previsti dalla legislazione ordinaria, e vedono davanti a sè solo lo spettro della disoccupazione. Ed è proprio per i Lavoratori che non hanno diritto al sostegno al reddito, secondo la legislazione vigente, che il CICAS della Regione Abruzzo ( Comitato di Intervento sulle Crisi Aziendali e di Settore, composto da Organizzazioni Sindacali e dei Datori di lavoro, dalle Province e dalla Regione ), può intervenire attraverso lo strumento della Cassa Integrazione in Deroga, una indennità mensile che spesso è l’unico reddito di una famiglia. Si tratta di uno strumento che, negli anni scorsi, in Abruzzo ha funzionato positivamente intervenendo su situazioni disperate, ma che oggi si trova di fronte una dimensione inedita di problemi da affrontare, per quantità e qualità . E lo deve fare sapendo che, ad oggi, lo Stato mette a disposizione dell’Abruzzo, esattamente come per tutte le altre Regioni italiane, solo 10 milioni di euro. Una cifra – concldue Fiammata- spaventosamente insufficiente rispetto alle necessità poste dalla crisi che stiamo vivendo”.
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