Maltempo, fiumi e dissesto idrogeologico: il piccolo Vibrata accusa tutti per le inondazioni
Martinsicuro – (di G.Col.) – SOTTOPOSTO A MANUTENZIONE, HA RETTO LA PIENA: PROVA CHE SE TUTTI I FIUMI FOSSERO CURATI, VI SAREBBERO MENO DANNI E ALLARMI – (Foto: il Vibrata oggi dopo la manutenzione, che ha retto benissimo alla piena; foto grande, il Vibrata e l’alluvione del marzo 2011) – Due dimostrazioni ci piovono in testa insieme con l’infinita valanga di acqua caduta dal cielo in 48 ore. La prima è lampante: i lavori di sistemazione del fiumicello Vibrata tra Alba e Martinsicuro, ancora in corso, sono stati provvidenziali, benché eseguiti in extremis e a più di due anni dall’alluvione del marzo 2011. Altrimenti, sarebbe accaduto un disastro.
La seconda dimostrazione è che con pochi soldi e un paio di ruspe impegnate nella semplice, ordinaria manutenzione dei corsi d’acqua, almeno quelli minori, si risolvono problemi e si impediscono alluvioni, esondazioni, tracimazioni, allagamenti, danni incalcolabili all’agricoltura e al patrimonio edilizio e stradale.
Danni che vengono rimborsati, quando va bene, con pochi soldi e dopo molti anni. Quando arrivano i soldi, i politici – che non hanno ormai pudore – se ne vantano pure e si comportano come benefattori dell’umanità , come santoni benedicenti e munifici…
Allora, per logica lampante, è tempo di mandare a casa un sacco di gente cominciando a pescare dai piani alti, perché qui c’è una pletora di inetti che deve essere o adeguata alle esigenze, oppure rimossa. Per non dire cacciata a calci.
Il fiume Vibrata non aveva avuto manutenzione da anni, e si era ridotto ad uno sporco corso d’acqua largo tre metri, tra sponde miasmatiche e ingombre di vegetazione. Le arcate dei ponti erano ingombre e striminzite, otturate dal materiale portato normalmente dal fiume, divenuto esorbitante dopo l’alluvione del marzo 2011. E come il Vibrata, tutti gli altri corsi d’acqua esondati nelle ultime 48 ore di pioggia.
La manutenzione non esiste, è impedita da inerzie e incapacità a più livelli, ma anche resa macchinosa e costosa da grovigli di competenze e burocrazia, da stratificazioni di autorizzazioni, visti, timbri, permessi, appalti, nulla osta e altre porcherie di cui si ciba ogni meccanismo operativo di questo sfortunato paese e di questa impastoiata regione. Se invece si eseguisse un’ordinaria, metodica manutenzione ogni anno, i fiumi sarebbero il loro mestiere e l’acqua finirebbe in mare. Insieme con la melma e i veleni dei fiumi, s’intende, ma questo è un altro discorso che bisognerà riprendere a primavera del 2014. Un’altra stagione con i depuratori e le cloache nelle condizioni in cui si sono trovati nel 2013, infatti, è impensabile.
L’ordinaria manutenzione, sia pure con due anni di perdita di tempo, è stata eseguita lungo il Vibrata, e il Vibrata ha retto perfettamente alla piena, non è esondato, non ha fatto squillare allarmi a distesa. Semplicemente, il letto allargato, le sponde e le arcate dei ponti ripuliti, hanno consentito all’acqua di piena di arrivare alla sua destinazione.
Se fosse così anche lungo gli altri fiumi, non avremmo avuto esondazioni, evacuazioni, paura, danni, spese enormi di intervento, rischi e soprattutto milioni di euro di danni alle campagne: lo ha detto la Coldiretti.
Detto tutto ciò, chiediamo ai cittadini: trovate giusto che chi ha colpa di tutto questo rimanga al suo posto a guadagnare succosi stipendi? Vi pare accettabile, gente (che poi vota alle prossime elezioni…), che pur essendo noto e arcinoto quanto pericolosi siano oggi i fenomeni atmosferici estremi, violenti , mai previsti correttamente, nessuno perda mai la poltrona da sotto i glutei pigri e sedentari?
Amaramente viene il sospetto che i danni non debbano essere limitati e contenuti, benché si possa farlo, solo per poter poi mostrare quanto si è bravi e solerti. Sarà malizia? A pensare male si fa peccato, ma quasi sempre si azzecca. Andreotti dixit.
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