GSSI, benvenuti i nuovi talenti
L’Aquila – Sono iniziate oggi, 11 novembre, le lezioni per i 36 studenti del Gran Sasso Science Institute (GSSI). A dare il benvenuto a questi giovani talenti arrivati all’Aquila dall’Italia e dal resto del mondo sono stati il Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Fernando Ferroni, il Presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Chiodi, insieme al Direttore del GSSI, Eugenio Coccia. Studieranno fisica delle astroparticelle, matematica nelle scienze naturali, sociali e della vita, informatica e studi urbani: quattro percorsi formativi che si svilupperanno all’insegna della contaminazione di interessi e metodologie di studio tra le varie discipline.
“Il futuro del Paese è nella conoscenza, – sottolinea Fernando Ferroni, Presidente dell’INFN – la volontà di far partire un istituto di alta formazione all’Aquila è un segno di quanto, anche in circostanze speciali e drammatiche, si stia comprendendo questo messaggio. Che l’Ente attuatore sia l’INFN è un riconoscimento delle attività che l’Ente già svolge in questa regione principalmente col suo Laboratorio Nazionale del Gran Sasso. L’INFN è totalmente impegnato per il successo di questa iniziativa e felice della grande risposta alla chiamata per la selezione degli studenti ai quali oggi auguriamo un fruttuoso periodo di studio”, conclude Ferroni.
Grande soddisfazione per l’avvio di questo progetto lo manifesta anche il Presidente della Regione Abruzzo Giovanni Chiodi: “Avere qui oggi questi giovani talenti, conoscerli e osservarli nelle loro attività didattiche all’inizio di un ambizioso cammino ci riempie di soddisfazione, nella convinzione di aver intrapreso in questi mesi la strada più giusta. Abbiamo raccolto la sfida per un polo di eccellenza diventato presto realtà in ragione di un processo di crescita dell’intero territorio regionale”. “Questi giovani – prosegue Chiodi – rappresentano il nostro futuro. Sono legati a un progetto importante nato per rilanciare lo sviluppo dei territori terremotati dell’Abruzzo con il rafforzamento delle capacità del sistema didattico, scientifico e produttivo. Il raccordo con riconosciute eccellenze a livello nazionale e internazionale servirà a incrementare e migliorare l’attrattività e l’integrazione del territorio nel settore della ricerca e dello sviluppo. Un segnale straordinariamente positivo per la città, per l’Abruzzo e per l’intero sistema di alta formazione in Italia. Tutti i fondi per l’istituzione del centro vengono da risorse del Commissario per la Ricostruzione e della Regione. Una sfida che ho voluto raccogliere nella convinzione che una delle leve fondamentali per avere un’economia sana e in crescita è investire proprio in ricerca, innovazione, tecnologia ed educazione delle generazioni future, quindi in scuola e università”.
“Credo fermamente – rimarca il Direttore del GSSI Eugenio Coccia – che il Gran Sasso Science Institute possa contribuire al rilancio dell’Aquila: stiamo attraendo dei giovani studiosi di valore che sono dei semi importanti per lo sviluppo della città del futuro”.
Il Gran Sasso Science Institute
È una scuola di dottorato internazionale e un centro di studi avanzati. Attivato dall’INFN come suo Centro Nazionale e fortemente sostenuto dalla Regione Abruzzo, il GSSI si propone di realizzare all’Aquila un nuovo polo di eccellenza scientifica grazie anche alla valorizzazione di competenze e strutture altamente specializzate già presenti nel territorio, come i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Università dell’Aquila, e di favorire l’attrazione di risorse di alto livello nel campo delle scienze di base e dell’intermediazione tra ricerca e impresa. I percorsi di dottorato si svolgono congiuntamente con la SISSA di Trieste, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’IMT di Lucca.
Gli studenti
Gli iscritti all’A.A. 2013-2014 del GSSI sono in totale 36, di cui 15 femmine e 23 maschi. 23 sono italiani e 15 stranieri provenienti dai seguenti Paesi: Belgio, Brasile, Canada, Francia, Russia, Georgia, Germania, India, Macedonia, Regno Unito, Turchia e Vietnam.
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