Abruzzesi spremuti – I comuni: pagate la Tares, poi si vedrà quanto – Silvi dilaziona
Silvi – PRETESO ANTICIPO DI 300 EURO ANCHE IN PICCOLI COMUNI DI MONTAGNA – Mentre la maggior parte dei comuni si accinge a spremere i cittadini con la Tares, Silvi sceglie di dare respiro. Ci sarà la possibilità di dilazionare il pagamento TARES fino al 28 febbraio 2014 senza incorrere in alcun aggravio. Fermo restando il pagamento della somma dovuta allo Stato che dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2013. Il comune ha valutato che sia interesse dell’amministrazione alleviare il contribuente da un eccessivo onere fiscale, concentrato in periodo temporale assai ristretto, stante la persistente situazione di crisi economica che attanaglia la gran parte delle famiglie, dà la facoltà ai contribuenti di dilazionare il pagamento al 28 febbraio 2014 senza aggravi di interessi e sanzioni; considerato anche le disposizioni dello Stato relative alla possibilità di dilazionare il pagamento. Si avvisano i residenti nel comune di Silvi che hanno seconde case a disposizione non occupate da altre persone, di recarsi presso gli uffici per accertare il numero degli occupanti sulla base dello Stato di famiglia, al fine di ottenere il ricalcolo. Per ulteriori informazioni gli Uffici restano a disposizione degli utenti.
La maggior parte dei comuni sta invece già richiedendo perentoriamente il pagamento della Tares. Dilazioni nemmeno a parlarne, anche se sarebbe possibile applicarle, come ha fatto Silvi. Non conoscendosi ancora i dettagli della legge, è scritto nell’esazione inviata da un piccolo comune aquilano di 1500 abitanti, per ora pagate degli anticipi, poi si vedrà . Anticipi che arrivano fino a 300 euro, mica noccioline…
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