Due concerti per conservare le memorie
L’Aquila – (di CDS) – Fra le molte manifestazioni musicali che hanno scandito questi difficili mesi segnaliamo, il 13 e 15 novembre prossimi, due eventi di grande interesse per il mondo delle “sei corde” e del concertismo, a chiusura della XVI edizione del Festival Internazionale della Chitarra (ideato e diretto dal Maestro Agostino Valente), che quest’anno, per ragioni facilmente intuibili, è stato realizzato in modo “diffuso”, fra la costa (Roseto e Atri) ed il nostro amato Capoluogo. I due eventi, entrambi con inizio alle 18 e in entrambi i casi presso l’Audorium Sericchi della Caripasq in via Strinella, sono stati concepiti, nelle scelte, come tributo alla memoria: bene supremo da non cancellare e fondamento propulsivo verso il futuro in momenti traumatici o di grande difficoltà. La memoria ci supporta e ci aiuta in tutti i momenti della nostra vita quotidiana ed anche per ciò che riguarda la musica la situazione è la medesima. Ecco che le mani seguono automaticamente un loro percorso, come se una parte della memoria risiedesse al loro interno, così che esse sanno da sole che strada prendere e come muoversi. Alle volte accade che la memoria si attivi inconsciamente, così che ci ricordiamo cose o eventi o contenuti che non abbiamo volontariamente appreso ma che ci sono rimasti impressi per chissà quale motivo, e questo potrebbe essere accaduto al giovane Mozart per il suo exploit riguardante la musica del “Miserere”, la cui completezza musicale si era stabilita nella sua mente in modo assolutamente naturale, senza aver fatto alcuno sforzo particolare per memorizzarla. Ma in questo caso, nel caso dei due concerti di chiusura del Festival “disperso”, la musica è scelta per evocare i ritorni, la necessità di recuperare forme dopo gli sfaceli, di superare lacrime e lutti con la dignità che ci fa uomini: esseri eretti fra cielo e terra, con la capacità di arbitrare e decidere delle nostre vite. Il primo dei due concerti, Venerdì 13 novembre, vedrà protagonista il solo due chitarristico italiano tutto al femminile, intitolato alla grande concertista Ida Presti e composto dalle giovani esecutrici (già salutate da notevoli riconoscimenti nazionali ed internazionali) Alessandra Luisi e Giusi Maragni, che si esprimeranno attraverso musiche di Castellano-Tedeschi, Sor, Giuliani, Brouwer e Bellinati, trasportandoci da sonorità classiche e rigorosamente geometriche, ad altre di più moderna e fantasiosa fattura. Il 15 novembre, poi, il Quartetto Leonardo (il più noto fra i quartetti chitarristici mondiali), comporrà il suo tributo alla memoria come risorsa e rinascita, con brani di Torroba, Dynes, Sollima, Assard e Paolo Bellinati, variando dal tocco mediterraneo del suono come evocazione ad una concreta e moderna concezione dello stesso come strumento di liberazione emotiva. Il quartetto, che ricordiamo essere composto dagli aquilani Agostino Valente e Massimo Felici, dal morsicano Alessandro Paris e dal croato Goran Listes, ha ottenuto, nel 2005, la copertina della prestigiosa rivista Guitar, inciso numerosi CD e ricevuto l’onore di brani originali scritti appositamente da compositori di grande fama, come Luis Bakalov, B. Sipus, Sollima ed altri ancora. Due appuntamenti da non perdere, due serate da passare in buona compagnia fra emozioni cangianti e suoni evocativi.
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