Fini, politica fuori dal Parlamento
Spoltore – “Contrariamente a quello che qualcuno pensa non ho smesso di fare politica, ma ho smesso di essere in Parlamento per volere degli elettori. Ma gia’ presentare questo libro rappresenta un fatto politico”. Cosi’ Gianfranco Fini ha esordito ieri sera, a Spoltore alla presentazione del suo ultimo libro “Il Ventennio – Io, Berlusconi e la destra tradita”.
“In Parlamento ci sono stato per trent’anni”, ha detto passando in rassegna la sua esperienza da vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Ministro degli affari esteri e presidente della Camera dei deputati, “la mia non e’ una nostalgia dei tempi andati, perche’ non ha senso avere nostalgia di cio’ che e’ stato. Ma occorre interrogarci sul futuro della politica. Rispetto alle aspettative che nutrivamo, il bilancio non e’ stato all’altezza. Non ho rimpianti sulla nascita del Pdl, continuo a pensare che e’ stata una scelta giusta. L’errore piu’ grande, invece, e’ stato non accorgermi prima della natura di Silvio Berlusconi. Se tornassi indietro rifarei esattamente le stesse cose, con tutte le conseguenze del caso”. Gianfranco Fini non rinnega il suo passato: “Sono stato tra quelli che hanno votato il porcellum”, ha detto, “non potevo tirarmi indietro, gli italiani non avrebbero capito”.
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