Casi si scabbia a Cappelle sul Tavo


Cappelle sul Tavo – In paese le scuole elementari e medie inferiori hanno chiuso i battenti da giovedi’ scorso perche’ quattro bambini hanno contratto l’insidiosa malattia chiamata scabbia. Domani i ragazzi, dopo tre giorni di stop torneranno sui banchi. “Abbiamo firmato l’ordinanza per sospendere le lezioni giovedi’ scorso – spiega all’ADNKRONOS Maria Felicia Maiorano, sindaco del paese- ora, terminata la disinfestazione gli studenti possono rientrare nelle aule. I quattro casi di scabbia si sono registrati tutti in una stessa classe, alla scuola elementare, ma per sicurezza abbiamo deciso di chiudere anche le medie inferiori che si trovano nello stesso complesso”. Ma tra genitori e piccoli regna la paura. “Mia figlia e’ una delle bambine che hanno contratto la malattia -spiega all’ADNKRONOS Annalisa, mamma della piccola Erika-. Domani non rientrera’ a scuola perche’ ha ancora prurito e deve terminare la terapia, ma so per certo che saranno tanti gli studenti che non rientreranno per paura di ammalarsi”. Secondo la donna i bambini avrebbero contratto la patologia durante un viaggio a Firenze, nel giugno scorso.
“La scabbia – scrive il dr. Luciano Schiazza – è una delle più antiche malattie parassitarie, essendosi trovate tracce del parassita nelle mummie egiziane. La scoperta dell’agente causale, l’acaro, risale al 1687 e pertanto la scabbia può essere classificata come la prima malattia del genere umano della quale si conosceva la causa. Sfortunatamente passarono due secoli prima che tale scoperta fosse accettata dal mondo scientifico.
Comunemente si ritiene che essa sia appannaggio delle classi sociali più disagiate, o di chi vive in condizioni igieniche scadenti: parzialmente vero in quanto le condizioni socioeconomiche dei pazienti affetti da scabbia sono oramai rappresentative della popolazione in generale, senza distinzione di livello economico, di occupazione, di età o scolarità. Storicamente le epidemie di scabbia si manifestano in cicli di 30 anni con pause di 15 anni tra di loro. Di questo non vi è soddisfacente spiegazione. Due sono stati i picchi negli ultimi 50 anni: uno alla metà degli anni 40 e un secondo nella seconda metà degli anni 60 su base mondiale e nei primi anni 70 negli Stati Uniti.


01 Novembre 2009

Categoria : Cronaca
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