Delitto Bottega, prescrizione
Pescara – Non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Assurdo, ma è quanto prevede la legge in certi casi. E’ anche quanto stabilito dal gup Gianluca Sarandrea a carico di Giulio Cesare Morrone, che nel 1990 avrebbe ucciso la moglie, Teresa Bottega, al culmine di una lite. Il pm, Valentina D’Agostino, aveva chiesto stamani 16 anni di reclusione nel corso del processo con rito abbreviato. La colpevolezza di Morrone, e’ emersa solo nei mesi scorsi quando un testimone indiretto del fatto si e’ rivolto alla squadra mobile di Pescara e ha raccontato di aver saputo dell’omicidio da un prete, che a sua volta era stato informato direttamente dall’uxoricida. Gli investigatori hanno riaperto il caso, che era stato archiviato come scomparsa volontaria, e nel corso di una confessione Morrone ha ammesso di essere l’assassino. Le strane leggi italiane accordano la prescrizione per gli omicidi senza aggravanti in 21 anni. Per l’assenza della contestazione di un’aggravante da parte dei magistrati, Morrone non andrà in prigione. Un delitto impunito.
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