Quali controlli sicurezza agricoltura?


Ofena – Scrive Dino Rossi del Cospa allevatori: “Controlli a tappeto sulle aziende agricole per la sicurezza sul lavoro da parte della ASL l’Aquila: mai non guardano a come sono messi i loro uffici…
Dopo la visita in azienda da parte dell’ufficio prevenzione ASL l’Aquila, in qualità di controllato e di rappresentante del mondo degli allevatori, mi sono recato con verbale alla mano presso i loro uffici. Dopo una scatenata ed accesa discussione sulle normative assai discutibili, come i telai di protezione ai trattori di vecchia generazione con le relative cinture di sicurezza, inutilizzabili a certe lavorazioni, in quanto alcuni mezzi agricoli sono per lavorare le piante di ulivi in posti dove i trattori di piccola taglia (frutteti) non posso accedervi. L’unico modo per la lavorazione delle vecchie piantagioni di ulivi necessitano di trattori sprovvisti di telaio di protezione, “altrimenti al loro passaggio farebbe anche la potatura”. In questi casi vale solamente la buona norma di attuazione per la guida dei mezzi agricoli. La cosa è che le organizzazioni sindacali agricole, le quali con la loro presenza nel tavolo di concertazione, non hanno fatto presente che in alcuni casi, alcune norme sono inapplicabili. Con questi adeguamenti gli agricoltori saranno costretti ad abbandonare alcune colture, un altro fattore, che contribuirà al degrado ambientale e alla riduzione del guadagno. Poi si scopre anche un paradosso tra i mezzi agricoli e i mezzi di trasporto. I mezzi di trasposto pubblico appartenenti all’ARPA,il modello IVECO 370, sono sprovvisti di cinture sia a i sedili passeggeri che del conducente, ai quali non è stata applicato nessun dispositivo, perché di costruzione precedente la normativa.
Qualcuno ci spieghi come mai per i mezzi agricoli si è addivenuti al posizionamento dei telai di protezione e cinture di sicurezza a trattori molto più vecchi dei succitati mezzi pubblici. Stranamente questi mezzi tra postano ogni mattina alunni e studenti dai paesi alle città limitrofe, mettendo tutti i giorni, a rischio la loro giovane vita. Siamo sicuri che questi telai di protezione ai trattori di vecchia generazione salvano la vita ai loro conducenti? Come mai due pesi e due misure? Un altro problema è, che le aziende non possono fare investimenti per la messa in sicurezza dei mezzi agricoli, in quanto i ricavi sono sempre più scarsi tanto che mancano anche i soldi per l’acquisto del gasolio agricolo figuriamoci per mettere in sicurezza i trattori, diventati vecchi, non per volontà degli imprenditori agricoli, ma per le condizioni economiche in cui versano le aziende. La regione Abruzzo non si preoccupa minimamente di trovare fondi da mettere a disposizione delle aziende agricole per l’ammodernamento del parco macchine, ma nemmeno per la sistemazione degli uffici della prevenzione ASL l’Aquila sistemati in garage come mostrano le foto in allegato. Uffici come da terzo mondo dove il rapporto luce è molto scadente, i fili elettrici penzoloni e tetti come gli antichi pagliai.
Servirebbe un controllo per la sicurezza di chi a sua volta controlla le aziende per la sicurezza!!! È un gioco ma rende l’idea!! Proprio in quegli uffici, da dove partono i controlli per le aziende agricole, i quali sono messi peggio dei controllati. Una vergogna!! Anche le aziende agricole sono ancora terremotate, attendono ancora i fondi per la sistemazione post sisma. Cosa fanno i nostri politici, associazioni di ogni genere , pagati con i soldi pubblici, oltre che a scrivere puttanate sui giornali, creare disagi e disoccupazione?”.


07 Novembre 2013

Categoria : Cronaca
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