Rapagnà, fuoco sulla ricostruzione
L’Aquila – Riceviamo: ” Nel corso della Conferenza Stampa tenutasi oggi davanti al Palazzo dell’Emiciclo del Consiglio regionale, il Coordinatore del Mia Casa d’Abruzzo Pio Rapagnà ha denunciato che, dopo 4 anni e 6 mesi trascorsi dal terremoto del 6 aprile 2006 la Regione Abruzzo, gli Enti Locali, le strutture della pubblica amministrazione ed i rispettivi e innumerevoli “Enti strumentali e Società partecipate e controllate” non sono stati in grado di dare il necessario “aiuto”, indirizzo, sostegno e coordinamento all’opera di ricostruzione della Edilizia Residenziale Pubblica.
Rapagnà ha ricordato che con Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15 agosto 2009 sono stati stanziati 150 milioni di euro per gli interventi sugli alloggi di proprietà delle 5 ATER della Regione Abruzzo e dei Comuni del cratere, che il Commissario delegato e Presidente della Regione Gianni Chiodi ha così assegnato ai “soggetti attuatori”:
• Interventi previsti sull’Edilizia Residenziale Pubblica Regionale:
1. ATER di L’Aquila: euro 78.070.000,00 di cui euro 23.300.000,00 per edifici classificati A, B e C, ed euro 54.770.000,00 per edifici classificati E; 2. ATER di Teramo: euro 4.650.000,00; 3. ATER di Lanciano: euro 855.000,00; 4. ATER di Pescara: euro 9.759.890,00; 5. ATER di Chieti: euro 13.650.000,00;
• Interventi previsti sull’Edilizia Residenziale Pubblica Comunale:
1. Comune di L’Aquila: euro 37.000.000,00; 2. Comune di Caporciano: euro 200.000,00; 3. Comune di Scoppito: 800.000,00; 4. Comune di L’Aquila – Ex ONPI: euro 5.000.000,00;
Pio Rapagnà, a nome delle famiglie ancora sfollate, ha “lanciato” al Comune dell’Aquila, al Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche e alle ATER, quali “soggetti attuatori” della ricostruzione degli alloggi pubblici, alcune domande e accuse “dirette”:
che cosa ne avete fatto dei 150 milioni di euro stanziati il 15 agosto 2009?
Come avete speso i fondi per la ricostruzione della Edilizia Residenziale Pubblica?
Perchè, dopo 4 anni e 6 mesi dal terremoto, non avete ancora avviato la “ricostruzione pesante” degli Edifici e degli alloggi classificati E?
Come e per quali lavori sono stati spesi i fondi per la ricostruzione assegnati alle altre ATER di Chieti, Pescara, Teramo e Lanciano?
Perchè l’ATER dell’Aquila ha acquistato da una impresa privata una “nuova sede” in periferia invece di ricostruire la propria a ridosso del centro storico?
Perchè il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche ha ricostruito l’edificio ex-ONPI e, invece, non ha ricostruito gli Edifici residenziali ATER classificati E?
Perchè il Comune dell’Aquila non ha ancora riparato e ricostruito il suo proprio patrimonio abitativo sito in Via Di Vincenzo, in Via Milonia ed a San Gregorio, per un totale di circa 200 alloggi?
Il Coordinatore del Mia Casa, documenti alla mano, ha “dimostrato” come lo “stato di emergenza” sia cessato il 31 agosto 2012 e che le residue disponibilità della contabilità speciale intestata al Commissario Delegato sono state versate ai Comuni, alle Province e agli enti attuatori interessati, in relazione alle attribuzioni di loro competenza.
Pertanto, senza ombra di dubbio, la ricostruzione e ogni intervento necessario per favorire e garantire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite dal sisma, in attuazione delle indicazioni contenute nella Legge 7 agosto 2012 n. 134, devono essere gestiti sulla base del riparto di competenze tra lo Stato centrale, la Regione, gli Enti Locali e la Comunità Europea, in maniera da assicurare prioritariamente il “completo rientro a casa” degli aventi diritto, senza ulteriori oneri economici e spese di “compartecipazione” improprie a carico delle famiglie ancora sfollate.
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