Aq, IdV su soldi ricostruzione
L’Aquila – Scrive il capogruppo IdV al Comune Giuliano Di Nicola: “Siamo di nuovo tornati al punto di partenza e al solito refrain: i soldi per la ricostruzione sono finiti. Non è possibile che ogni anno bisogna recarsi a Roma con il cappello in mano e pietire qualche contributo per poter continuare la ricostruzione di una delle città storiche più importanti d’Italia.
E’ sotto gli occhi di tutti, anche dei più distratti osservatori , che la ricostruzione di L’Aquila ha preso a correre, basta solo osservare il numero di gru presenti oggi in città. Purtroppo i finanziamenti sono terminati e il governo nazionale promette solo pochi spiccioli per continuare lungo la strada intrapresa. Di questo passo per la ricostruzione sono facilmente prevedibili tempi biblici.
Bene ha fatto il Sindaco dell’Aquila a lanciare l’allarme e a riunire tutte le forze politiche, sociali e imprenditoriali della città per intraprendere azioni concrete di protesta per ottenere finanziamenti certi e continui. A nulla vale recriminare sulla tanto invocata e mai concessa “tassa di scopo”, ma il concetto di fondo è che è necessario un provvedimento da parte del Governo che sia in grado di garantire flussi di finanziamento costanti e certi. Questa battaglia è di tutti i cittadini aquilani, al di là di ogni appartenenza politica. E’ questa una prova cruciale di maturità civile che deve impegnare tutti. Ci troviamo di fronte allo snodo cruciale, poiché solo in presenza di finanziamenti garantiti questa città potrà risorgere, viceversa sarà condannata ad una lenta ed inesorabile agonia.
Come appartenenti all’IdV raccogliamo con entusiasmo l’appello del sindaco e del capogruppo del Pd in consiglio comunale Maurizio Capri alla mobilitazione, assicurando sin da ora la fattiva partecipazione ad ogni iniziativa che possa dare un serio contributo a far sì che la ricostruzione, finalmente bene avviata, non abbia a fermarsi e credo che sia interesse delle forze di minoranza in Consiglio comunale dare il loro concreto apporto. In modo particolare deve essere interesse del Pdl e degli altri partiti che hanno rappresentanti nel Governo delle larghe Intese”.
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