Niko, una cura ricostituente
Tre stelle Michelin ad un cuoco-gastronomo-ristoratore abruzzese, Niko Romito: mai accaduto. E non è che i “terroni” siano trattati con generosità nelle guide gastronomiche. Stelle e forchette abbondano al Nord, scarseggiano nel Centro, sono rarissime nel Sud. Niko, bravo veramente, e non ha neppure 40 anni… Quando ne avrà 80 dovranno ricorrere alle riserve del cielo per cucirgli addosso i riconoscimenti. Beati i posteri che potranno gustarselo.
Romito merita un applauso, ma anche un abbraccio. Con il suo talento, avrebbe potuto farsi milioni di dollari negli USA, o pacchi di sterline in Inghilterra, dove la cucina italiana spopola. E spesso non lo merita neppure tanto… Londra è una magnifica città , ma lasciate perdere la cucina.
Avrebbe potuto aprire a Milano e servire a tavola i tanti ancora ricchi che bazzicano Brianza e altre contrade opime. Invece, lui abruzzese tosto delle nostre più vere montagne, ha scelto Castel di Sangro, splendida cittadina, magari un po’ fuori dai grandi itinerari. Insomma, per mangiare da Niko, bisogna andarci apposta. Fatelo, lo merita alla grande. Lui, la sorella e la sua squadra magica.
La sua bravura e il suo affetto inossidabile per la terra natale sono le insegne più ammirevoli per un ragazzo appenninico nostrano che tutto ha fatto (tre stelle lo dimostrano), meno che andarsene altrove. Un confortevole personaggio, di quelli che ci dicono: “Nonostante la politica e i superpoteri finanziari, il debito pubblico, le ruberie, le tasse mostruose, le italianate e le abruzzesate, rimango qui”. No, lui non direbbe mai cose simili, gentile e compìto com’è. Le diciamo noi. Buon appetito da Niko, ma soprattutto un buon esempio di coraggio, talento, fiducia e imprenditorialità . Una cura ricostituente per l’Abruzzo. Premiatelo, istituzioni e vip politici. Non elargite sempre riconoscimenti a personaggi morti o polverosi, al passato. C’è un presente, ed è vestito di bianco, cucina e sorride. E’ l’Abruzzo di adesso, non quello retorico e incorniciato di altri tempi.
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