Telefonini in volo, via libera oppure no?
(di Stefano Leone) – La notizia è rimbalzata qua e là su diverse prime pagine, si è affacciata alla finestra di qualche telegiornale, ed è stata sporadicamente dibattuta nei pigri pomeriggi di quelli che oggi vengono chiamati “programmi contenitore”. Sempre, o quasi sempre, senza centrare il nocciolo della questione. Il quale nocciolo non è, come quasi tutti hanno annunciato, il “via libera” all’uso del telefonino, a bordo di un aeroplano, “dal decollo all’atterraggio” sull’altra sponda dell’oceano Atlantico, ma semplicemente l’espansione, in termini temporali, del permesso di usare i PED (tradotto: aggeggi elettronici di vario genere) durante il volo. Di vario genere, i nostri Portable Electronic Device, ma comunque accomunati da una caratteristica: non devono emettere segnali radioelettrici di nessun genere. Non stiamo dunque parlando di telefoni cellulari, ché quelli rimangono vietati anche in America, ma di tablet, lettori di e-book e smartphone rigorosamente in “modalità aereo”; quelli che, per intendersi, già oggi sono permessi quando l’aereo vola a quote superiori ai 10.000 piedi, (circa 3 mila metri). Il nocciolo della questione è appunto questo: rimuovere il divieto d’uso a bassa quota e durante i movimenti a terra, pur nel rispetto degli standard di sicurezza richiesti durante fasi critiche del volo come il decollo e l’atterraggio, ed è all’attenzione della FAA, (Federal Aviation Administration), già dall’estate del 2012. Risale ad allora l’annuncio della formazione di un Aviation Rulemaking Committee, un gruppo incaricato di formulare un regolamento in materia. Ai lavori, oltre ai tecnici del trasporto aereo e delle telecomunicazioni, hanno partecipato rappresentanti del personale navigante, dei passeggeri, e delle compagnie aeree. Due compagnie, in particolare si sono dimostrate particolarmente attive, JetBlue e Delta Airlines, e sono state proprio loro ad annunciare di essere pronte a dare il “via libera” già da questo mese di novembre. E’ comunque chiaro che si tratta ormai solo di una questione di settimane, e che ben presto l’uso dei PED (e non dei telefonini) sarà consentito, prima in un paio di compagnie, poi in tutto il continente nordamericano e successivamente in tutto il mondo, senza le limitazioni alle quali va attualmente soggetto. E’ altrettanto chiaro, tuttavia, che alcune di queste limitazioni continueranno a sussistere, non a caso uno dei punti ancora all’esame della FAA riguarda le stowing policies, alla lettera le “politiche di stivaggio”, ovverosia la definizione esatta dei momenti in cui l’uso di tablet e smartphone sarà comunque vietato e le modalità di controllo del rispetto di tale divieto. Molto probabilmente, si tratterà del tempo strettamente necessario al decollo e all’atterraggio, quello in cui, tanto per semplificare, il tavolinetto deve stare chiuso e lo schienale del sedile deve essere in posizione verticale, perché l’ascolto di musica o testi attraverso gli auricolari potrebbe impedire di percepire eventuali avvisi di emergenza da parte degli assistenti di volo. Oppure del momento dedicato alla “dimostrazione”, quella sorta di “teatrino” durante il quale gli assistenti di volo o, molto più spesso ormai, un filmato, illustrano i sistemi di emergenza, il loro uso e i comportamenti da tenere nella malaugurata ipotesi in cui qualcosa non vada come dovrebbe andare. Il nome tecnico è passenger safety briefing, e forse non tutti sanno che, secondo le regolamentazioni internazionali, tra le responsabilità dell’operatore rientra quella di assicurarsi che a tutti i passeggeri, prima del decollo, siano state impartite adeguate istruzioni su come affrontare eventuali emergenze. A voler esser pignoli dunque (e c’è chi lo ha fatto) anche la lettura del giornale dovrebbe essere vietata durante la “dimostrazione delle emergenze”. Niente di più facile quindi che la FAA opti per un divieto all’uso dei PED anche durante questa fase. Il problema, come fatto notare alcuni assistenti di volo, sarà poi spiegarlo a quei passeggeri arroganti e maleducati, (e ignoranti), che già ora insistono per tenere acceso il cellulare perché “…sono tutte stronzate; lo sanno tutti, che in America è permesso… lo hanno detto anche alla televisione!”.
Non c'è ancora nessun commento.