Ok al piano sociale non autosufficienti
L’Aquila – SODDISFATTA L’ASSESSORE DI GIOVAMBATTISTA: “IL COMUNE HA FATTO LA SUA PARTE” – La giunta comunale, su proposta dell’assessore Emanuela Di Giovambattista, ha dato oggi il via libera al Piano Sociale per la non Autosufficienza 2013, destinato ad anziani non autosufficienti e persone con gravi disabilità.
Complessivamente il Piano ha una portata di 394mila euro, di cui circa 287mila euro sono fondi stanziati dalla Regione Abruzzo e circa 106mila euro sono le risorse del Comune dell’Aquila. Fondi di cui “il Comune si è fatto carico – come sottolinea l’assessore alle Politiche Sociali – nonostante l’esiguità delle risorse comunali e pur non essendo obbligato al cofinanziamento”.
Oltre ai servizi sociali, che tradizionalmente sono previsti, come gli assegni di cura, il trasporto sociale, il telesoccorso, il Piano prevede quest’anno in più i servizi per le persone affette da SLA e da gravi disabilità, a cui sono riservate circa il 30% delle risorse regionali. Il Piano, frutto tra l’altro di una stretta collaborazione con la ASL n. 1, prevede, anche il potenziamento e il miglioramento dei servizi dei Centri diurni per disabili, gestiti dalle associazioni per disabili presenti sul territorio.
“I progetti tesi al miglioramento dell’integrazione sociale dei disabili rappresentano una delle novità del Piano, che siamo riusciti a finanziare destinando una specifica quota – commenta l’assessore, che prosegue- Il Piano è il risultato di un lungo lavoro, portato avanti dall’Amministrazione comunale negli anni precedenti. Nel 2012 abbiamo dovuto ingaggiare una lunga battaglia, insieme agli ambiti sociali, per sollecitare la Regione a finanziare adeguatamente il Piano. Se questo ha visto la luce solo oggi è per via di una serie di ritardi, in parte imputabili al governo nazionale, che ha nicchiato nello stanziamento dei fondi, in parte alla Regione Abruzzo, che ha procrastinato ulteriormente i tempi, regolamentando la materia solo di recente.
Il Comune dell’Aquila ha fatto la sua parte, non solo stanziando una quota rilevante di risorse. Grazie ai risparmi degli anni precedenti, riusciamo a pagare quest’anno anche gli assegni di cura del 2012”.
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