Sercom, un’industria per celiaci?
L’Aquila – (Foto: ex Sercom, interno ed esterno) – Nell’immensa e abbandonata struttura della ex Sercom a Sassa (una delle enormi incompiute aquilane che affollano il territorio) potrebbe insediarsi un’industria di prodotti per celiaci, mentre scade il 5 novembre il termine per avviare realmente il parco urbano di Piazza d’Armi. E’ quanto si legge, tra l’altro, in un intervento della senatrice Enza Blundo che riportiamo.
“Finalmente, dopo un’attesa di numerosi anni, è stato reso noto il progetto del Comune dell’Aquila per l’uso della struttura ex Sercom, la cui area, al termine di una lunga vicenda, è divenuta di totale proprietà comunale”. A dichiararlo è la cittadina al Senato Enza Blundo, dopo aver partecipato all’incontro organizzato sabato a Pagliare di Sassa da Felice Flati dell’associazione volontari di Genzano e che ha visto, oltre alla partecipazione del Sindaco Cialente e di alcuni esponenti della sua giunta, anche quella di molti cittadini ed associazioni. “Nel corso dell’incontro ho invitato a valutare attentamente la possibilità di assegnare i 24000 mq di edificio ad un’industria dolciaria per celiaci di Milano, non considerando in tal modo altri progetti già presentati da associazioni di cittadini, rimarcando con forza la necessità di una maggiore condivisione e partecipazione nel processo decisionale che segnerà il destino di un’area a lungo abbandonata ed inutilizzata. Va inoltre sottolineato – aggiunge la Cittadina – che gli ex proprietari, non avendo rispettato le condizioni stabilite dalla convenzione con il Comune dell’Aquila ed avendo perso ogni diritto sull’intera area e sulle strutture realizzate dal gennaio 2008, riceveranno la somma di 13,2 milioni di euro a titolo di indennità di esproprio. Tutto ciò senza tutelare in alcun modo gli interessi della collettività che sino ad oggi ha subito sul proprio territorio il solito edificio “fantasma”, un’opera promessa e mai finita. Pertanto – prosegue la cittadina al Senato – ho chiesto la necessaria pubblicazione dei documenti che giustifichino tale agire. Allo stato attuale l’offerta economica presentata dall’industria in questione, seppur attraente, non può e non deve rappresentare l’unica alternativa per un territorio notevolmente urbanizzato e per il quale gli stessi cittadini si sono fatti avanti presentando tempestivamente un loro progetto di riqualificazione. Vale la pena ricordare che l’Amministrazione da anni tenta di avviare la “Fondazione Con Noi e Dopo” proprio a ridosso della Sercom e del Progetto CASE di Pagliare di Sassa, con la realizzazione di 16 casette destinate a residenzialità per adulti disabili.
L’abilità di una buona amministrazione consiste nell’individuare le effettive necessità di un territorio, trovare ed assegnare fondi per progetti urbanistici attesi e voluti dalla cittadinanza, come ad esempio il “Campus della vita”, e, qualora già trovati, adoperarsi per la loro effettiva realizzazione. Caso emblematico in tal senso è il Parco Urbano di Piazza D’Armi che, come riferitomi dal Ministro Trigilia, ha ora la scadenza ultima del 5 Novembre, pena la perdita dei fondi assegnati per il Piano Città” conclude Blundo.
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