Cratere: 22.000 ancora senza casa


L’Aquila – Il terremoto aquilano ha avuto ed ha un’entità che è difficile capire, se si è fuori da qui. Una tragedia che per numero di sfollati e distruzione non puo’ essere paragonata a nessuno dei terremoti degli ultimi anni. In Molise l’area colpita fu molto limitata e in Umbria al picco dell’emergenza ci furono 17 mila sfollati mentre qui ne abbiamo avuti oltre 70 mila. Per trovare un evento simile bisogna ritornare, forse, all’Irpinia”. Lo dice Danilo Feliciangeli, della Caritas, che continua: “E’ in questo contesto – continua il responsabile – con ancora oltre 2 mila persone che vivono nelle tendopoli e oltre 20 mila sfollati sparsi in alberghi e seconde case di Abruzzo, Marche e Lazio”. Un percorso di aiuto e sostegno che e’ reso possibile dalle presenza fissa sul territorio del cratere delle delegazioni regionali, con 28 operatori, e il lavoro congiunto con la Caritas diocesana. “In questo momento – afferma Feliciangeli – ci troviamo in una nuova fase dell’intervento Caritas in Abruzzo. Il numero dei volontari presenti e’ molto diminuito rispetto all’estate con una presenza, attualmente di circa 70 volontari a settimana. Una fase in cui puntiamo soprattutto a conoscere il territorio cercando d’incontrare le famiglie che si sono spostate e provando ad aiutare i parroci a ricostruire le comunita’”.


30 Ottobre 2009

Categoria : Cronaca
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