Servono ancora i posti di controllo?


L’Aquila – Da Franco Taccia riceviamo: “Gentile Direttore, senza tanti giri di parole, sa spiegarmi a cosa servono ancora i posti di controllo dell’esercito, in città, considerando che chiunque può infilarsi dove vuole, in auto o a piedi, passando magari da una strada alle spalle della postazione?
Anche alla luce delle innumerevoli “visite” ladresche in case abbandonate e dei rinvenimenti di refurtiva realizzati ad opera delle Forze dell’ordine, che ne confermano appunto l’inutilità. Aggiungendo che se non erro la regione Abruzzo paga al Ministero della Difesa (italiano, non di un altro paese) per le attività di controllo svolte dai militari.
Sbaglio o in Italia paghiamo già le tasse?”.
(Ndr) – Se fossimo in una città normale, verrebbero installati dei divieti, e sarebbero adoperati dei vigili per farli rispettare. Altrove in Europa se c’è un divieto di sosta, non si sosta perchè c’è il divieto, mica la pena di morte o la garrota. I posti di controllo sono sempre stati inutili, tranne che nel 2009, perchè facilmente violabili, collocati in modo irrazionale, e costosi. Infatti chiunque o quasi entra ed esce quando vuole. Noi stessi lo facciamo regolarmente, senza neppure schermirci dietro il tesserino giornalistico o la macchina fotografica.


28 Ottobre 2013

Categoria : Dai Lettori
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