Cose difficili da capire


Difficile da capire non è la meccanica quantistica, nè la teoria delle stringhe come origine dell’Universo. Se sono ben descritte, un cervello normale non incontra difficoltà, magari stupore. Più difficile, assai più difficile – e deprimente – da capire è l’Italia. Abbiamo i politici più pagati, caparbi e retrivi ad ogni tentativo di riduzione economica. Abbiano i dirigenti meglio stipendiati, e l’amministrazione pubblica peggiore d’Europa. Abbiamo la sanità più costosa, ma non più efficiente. Abbiamo gente che legittimamente intasca liquidazioni d’oro dopo aver rovinato aziende e ridotto sul lastrico compagnie aeree. Abbiamo un governo che, in sostanza, da 4 anni e mezzo non manda soldi per ricostruire città e paesi distrutti dal terremoto, ma continua a consentire un’evasione fiscale mostruosa. E a promettere soldi, lesina e per di più se li tiene a Roma anche dopo averli stanziati: burocrazia.
Ma abbiamo anche la notizia che ai vigili del fuoco è negata in pratica una garanzia sanitaria adeguata ai rischi. In passato, sapemmo e scrivemmo che erano spariti nel nulla i mezzi donati ai vigili del fuoco dalla Fiat, che L’Aquila non ha mai ricevuto: con il silenzio di tutti, autorità locali, prefetto, politici, sindacati. Uno schiaffo ai vigili e alla città. Mai visto e sentito niente di simile, eppure è successo…
Vi pare facile capire un paese del genere? Vi consigliamo di leggere libri sulla costante cosmologica come gravità repulsiva. Molto più agevole capirli.



27 Ottobre 2013

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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