Magnitudini, non c’è alcun giallo


9310c86b681bcf16[1]L’Aquila – Si è parlato su vari quotidiani usando lo stereòtipo giornalistico che qualche volta si potrebbe e dovrebbe evitare (ma i giornalisti sono intellettualmente… pigri), di “giallo delle magnitudini”, facendo ancora una volta riferimento ai valori 5,8 e 6,3 attribuiti da diverse fonti al terremoto aquilano del 6 aprile. Magari spesso senza sapere neppure cosa si stava dicendo. Se ci è consentito fornire un piccolo contributo, lo facciamo volentieri (ma potrebbe farlo qualsiasi altro giornalista semplicemente leggendo qualche libro di sismologia o geologia), sperando che anche in Procura si convincano che non esiste alcun giallo. Comunque, nel giallo classico di solito c’è una vittima e c’è un assassino… e qui le vittime siamo soltanto noi che abbiamo subito il terremoto. E coloro che purtroppo anche in sedi autorevoli, parlando a vanvera.
Riassumendo al massimo, perchè chi vuole approfondire può farlo facilmente, i terremoti si valutano parlando di magnitudine, o magnitudo se si preferisce il latino che è sicuramente più scientifico, ma non in modo generico. Esistono almeno due magnitudini, quella locale indicata con “ml” e quella detta “momento”, indicata con “mw”. Raramente leggiamo una valutazione in “mw”, se non nei bollettini sismici specializzati sui vari siti internet.
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La ml a L’Aquila è stata 5,8, la mw 6,3. Sono due modi diversi di valutare il medesimo fenomeno, o che venga “misurato” dai sensori sismici locali disseminati nel territorio (nell’Aquilano ce ne sono molti), o che venga “misurato” da sensori distanti anche migliaia di chilometri. I forti terremoti infatti si registrano in tutto il mondo, da parte degli istituti specializzati. Le onde sismiche ricevute a grandi distanze vengono esaminate diversamente e si ha la magnitudine momento come metodo di valutazione remota. La mw del terremoto aquilano, misurata negli USA, per esempio, ma anche in Cina e in Giappone, è stata 6,3. Come hanno confermato gli istituti scientifici qualificati, a L’Aquila si sono avute ml 5,8 e mw 6,3. Non che a qualcuno convenga indicarne una anzichè l’altra, come si è scritto: non esiste una differente valutazione risarcitoria dei danni in base a 5,8 o 6,3. I danni si risarciscono perchè ci sono e vengono rilevati e valutati. Quando ciò avverrà, è ben altro discorso… Ma non dipende certo dalla magnitudine. Le convenienze e gli affari sono altrove e in ben differenti ambiti: non sarà una ml o una mw a cambiare i nomi di chi si arricchirà nei prossimi mesi e anni. Più anni che mesi…
Nessun giallo, quindi, perchè basta consultare dei testi e magari interpellare uno studioso per capire come stanno le cose. I gialli, se ci sono o ci saranno, saranno molto meno scientifici e più di routine. Politica, ritardi, promesse al vento… (G.Col.)
(Immagini tratte da testi scientifici sulla dislocazione della maggiore sismicità in Europa e nel mondo)


30 Ottobre 2009

Categoria : Scienze
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