Ci risiamo, acqua alla gola


Ore decisive, apprensione, politici che marciano beatamente divisi e contrapposti, attenti solo a darsi sgambetti, con la mano sotto la giacca per essere i primi a estrarre la pistola. Pare un saloon del West, solo che lì erano più leali e si sparacchiavano a viso aperto. Il sindaco Cialente, ormai estenuato, sceglie l’opzione che molti condividono con lui: alzare la voce. Dimostrare urlando che L’Aquila c’è e che i soldi sono finiti. Ma anche che nessuno si arrenderà.
La senatrice Pezzopane, ormai consapevole che Roma è una cloaca massima (in senso politico) in cui se non sai nuotare come un delfino, ti annientano, mostra una grinta che nessuno le sospettava, una tenacia da trapano con la punta al tungsteno-molibdeno-iridio-cromo. Risponde colpo su colpo, con le possenti munizioni calibro emendamento magnum. Il governo ci sfila i soldi? E lei ad alzo zero bombarda Palazzo Madama e Palazzo Chigi. Alla fine dovranno avere il coraggio di metterci la faccia e dire: 1) vogliamo ricostruire, ecco i soldi; 2) non vogliamo ricostruire. Tutto qui. Aspettiamo quel giorno e quel politico coraggioso. Intanto, munizioni alla Pezzopane. Se le occorre, anche un elicottero Apache.



22 Ottobre 2013

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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